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Simona la calda tettona
Data: 13/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: alan1970
... una mia erezione istantanea. Ormai eravamo andati troppo in là per fermarci ; lei comunque tento un timido rifiuto alle mie carezze. Poi si alzo in piedi , si girò verso di me e mi baciò in maniera passionale mentre il suo seno turgido premeva contro di me. Misi una mano nella sua scollatura ed estrassi una delle sue immense tettone ; era calda e piena. Avvicinai la mia bocca al suo capezzolone e lei un po’ impaurita mi chiese “che fai?” Orma era troppo tardi , giacevo attaccato al suo capezzolo come un neonato e succhiavo il suo latte. Lei nuovamente tento una leggera difesa ma era palese che stesse godendo molto. Un attimo dopo mi sbottonò pantaloni e prese a succhiarmi le palle , continuando su per tutta la mia lunghezza di carne e fino a far sparire la cappella nella sua bocca. Era molto brava , nonostante le mie discrete dimensioni , a infilarsi tutto il mio cazzo duro in gola ; i movimenti di labbra e lingua erano sublimi,come sublime ed arrapante era il suo continuo mugolare. Continuò a pomparmi , mentre io le passavo le mani sulle tettone ; non resistetti molto a quella goduria e un possente fiotto di caldo sperma venne ingoiato avidamente dalla Simona che bevve tutto e poi esclamò “non era giusto che solo tu bevessi il latte!!” Ci fermammo un attimo e poi la presi per mano e la portai in camera da letto adagiandola dolcemente sul letto. Le sfilai via il vestito e comincia ad assaporare gli umori delle sua bella figa pelosa e ...
... carnosa , lei godeva mentre il suo respiro e la voce si facevano via via più ansimanti fino a quando mi disse “ti prego scopami con forza perchè ne ho bisogno!”. Non me lo feci ripetere due volte ; mi alzai e infilai un attimo il mio cazzo nella sua gola giusto per inumidirlo un po’ . Poi la penetrai con vigore , baciandola e succhiandole le tette. Lei venne quasi subito e mi chiese di mettersi alla pecorina ; e così facemmo. Il suo sedere era abbondante ma eccitante da morire ; la peluria usciva leggermente tra le natiche. La presi a novanta e le posai le mani sulle tettone che ballonzolavano libere ; erano calde e pesanti. Poi mi misi allungato e lei salì su di me ; era uno spettacolo della natura. Mi appoggiò le mani sul petto e inizio a cavalcarmi ; le tettone erano sulla mia faccia tanto che a tratti mi soffocavano. Lei venne per la seconda volta e velocemente scese da me e si riattacò alla mia cappella , supplicandomi di sborrare nuovamente. Lo feci un attimo dopo e anche questa volta lei bevve tutto continuando poi a leccarmi per bene. Restammo esausti sul letto a guardare il soffitto . Ad un certo punto Simona si girò verso di me e mi disse “ e ora che si fa?” “Indietro non si può tornare” risposi io, senza quindi dare una risposta soddisfacente. Allora lei mi accarezzò dolcemente la verga e disse “senti, caro il mio bel vicino di casa, io ho spesso degli stimoli quindi cerca di farti trovare pronto” e un attimo dopo mi baciò facendomi ...