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Menatplay: giovanni e ruggero
Data: 13/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
... cazzo. Lentamente… Senza scappellarlo. Sbuffa e, perdendo l’equilibrio si appoggia al vetro. Volta la testa per cercare la bocca di Giovanni che, prontamente, accorre in suo aiuto. A quel punto abbasso completamente l’intimo e schiaccio la sua erezione contro la lastra trasparente. “Aaahhh – immagino che un altro brivido gli percorra la schiena – è freddo…” (Eheheheh… Anche io riesco ad essere diabolicamente stronza!!) Mi abbasso, allargandogli le chiappe e mi metto a leccargli il culo mentre di sopra continuano a baciarsi. La mano di Ruggero ravana nelle mutande di Giovanni: “Fermo… - gli ordino – Il Presidente ha detto che è compito mio!” e seguito ad insalivargli il buco. Ad ogni slinguata costringo il suo bacino a spostarsi verso l’alto e di conseguenza, il cazzo a muoversi lungo il vetro. Quando mi alzo, ammiro l’effetto di quel saggio di body painting: i suoi umori hanno disegnato uno strano alone sul cristallo che guarda sui grattacieli della città. “Eh sì… Un bel quadretto davvero – ghigna Paolo che, nel frattempo ha fatto uscire il topo dalla tana e si diverte a strusciarmi il piede nel solco tra le chiappe – non c’è che dire!” Lascio a Ruggero il tempo di riprendere fiato e mi dedico a Giovanni. Lo faccio girare per fargli appiccicare le chiappe nude al vetro: “Aaahhh…” e non sto a ripetere il commento (tanto è uguale a quello dell’altro manzo). Il cazzo gli è rimasto impigliato nelle mutande: “Liberalo… Forza che aspetti!” mi ...
... volto per avere l’assenso di Paolo che osserva divertito (e ha cambiato piede). Nessun segnale… Faccio la stronza! Lascio che l’asta rimanga tesa e che tenda la stoffa degli slip. Sbuffa e digrigna i denti: “Fa male… Levala, stronza puttana!!” Non ci penso minimamente: lecco e rilecco l’alone umido che si è formato in cima al bastone e insalivo anche tutto il resto. Per resistere al fastidio che prova, Giovanni, cerca la bocca di Ruggero che, per darmi una mano (dimostrandosi così un vero amico del socio), ha pensato bene d’infilare un paio di dita tra le sue chiappe. “Bastardi! – ansima – Bastardi! Ve la farò pagare… Soprattutto a te, lurida puttana stronza!” Beh, non amo molto la ripetitività (e mi pare che Giovanni non brilli per fantasia), ma quando è l’ora dei complimenti, il mio cervello va in pappa! Levo velocemente le mutande di Giovanni, mi alzo girandomi a favore dei due (e di tutti quelli che ci stanno ammirando dai grattacieli circostanti). I gomiti sono saldamente appoggiati alle gambe ormai nude di Paolo (che ha riportato la poltrona presidenziale al suo posto), quando il primo dito mi penetra: “Indovina di chi è?” chiede il Presidente. Reclino la testa e sento arrivare il secondo… Paolo intanto si sfila la camicia mostrandomi il suo muscolosissimo e villosissimo torace. “Vorresti leccarlo, vero troietta? – annuisco (le dita nel culo sono salite a quattro) – e magari vorresti assaggiare ancora questo…” e mi pianta davanti il suo ...