1. Menatplay: giovanni e ruggero


    Data: 13/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... gelato.
    
    Sto impazzendo. Ho gli ormoni a mille. Ma credo che in effetti sia una condizione generalizzata ormai nell’ufficio!
    
    Vorrei però che anche qualcuno di loro si prendesse cura del mio uccello: “Oddio… - slurp, slurp, chomp, chomp - Vi prego, fatemi una sega! Non ce la faccio più”.
    
    Paolo: “Certo! Come no… Ma con calma!” e intanto quello che si sta segando è lui!
    
    Si alza e, spostando momentaneamente Ruggero (sostituitosi a Giovanni), mi bacia. Sento la sua lingua attorno alla mia, le sue labbra carnose toccano le mie. Sono al settimo cielo: tre uomini si stanno prendendo cura di me, in tre modi diversi!
    
    Un cazzo in culo e uno in bocca! Il mio sogno! E quello di qualsiasi troia degno di questo nome!
    
    “Ma perché non raddoppiamo? Pardon, non raddoppiate!” suggerisce Paolo (da sapiente regista qual è, scriverebbe tranquillamente dello ottime sceneggiature di film porno). Al suono di quelle parole, ci fermiamo in contemporanea. Lo guardiamo. Ci guardiamo. Ci capiamo!
    
    Ed ecco allora che Ruggero scivola sotto di me stendendosi sul ripiano di cristallo.
    
    Finalmente posso ammirare quel viso angelico su cui spiccano quei magnetici occhi verdi.
    
    “E adesso finiamo di fare la festa a questa gran vacca…” vi sarete accorti che le carinerie, nel corso di queste vicende, non mi sono mai mancate!
    
    Ringalluzzita da quelle parole, mi appoggio saldamente ai pettorali rivestiti di un pelo rossiccio e mentre, m’impala risalendomi per l’ennesima volta lungo le viscere, ...
    ... comincio a baciarlo.
    
    Giovanni invece si mette sopra di me. Al grido di “Adesso ti squarto anch’io, cagna!” e senza troppi riguardi, infila il suo attrezzo nel mio buco.
    
    I miei gemiti li impietosiscono (lo ammetto: sono una gran troia e pure una brava attrice!). Aspettano quindi un attimo, giusto per darmi il tempo di abituarmi (così almeno gli lascio credere) e riprendono a sbattermi con rinnovato vigore.
    
    La scopata sta prendendo la piega di una sfida di resistenza: mia alla fottuta, loro allo sforzo di fottermi.
    
    “Davvero non ti basta mai… - sbuffa Giovanni madido del sudore che mi cade lungo la schiena – Sei davvero ingorda!”
    
    I colpi arrivano così forti da spingermi in avanti con il bacino. Riesco tuttavia a girarmi, stampargli un bacio in bocca e dirgli: “No… Non mi basta mai! Mai… Mai!”
    
    In mezzo a tutto ciò, l’espressione assolutamente divertita e rilassata di Paolo! Lo stesso non si può dire della sua mazza, pronta ad esplodere in tutto il suo fragore!
    
    La resistenza dei due stalloni, ed anche la mia, raggiunge il limite. Ed il limite si chiama sborrata!
    
    I colpi si fanno più serrati. Molto più serrati.
    
    Si sfila il primo. Si sfila il secondo.
    
    Mi fanno inginocchiare ai loro piedi.
    
    Arriva il triplo Tzunami: mai stata ricoperta da una tale quantità di sborra. La ragnatela filamentosa mi copre dalla bocca all’ombelico. Mi osservo dal vetro che guarda sulla città. Alzo gli occhi e m’infilo in bocca i due uccelli che si sono appena svuotati per ...