1. Dopo la discoteca - 3


    Data: 13/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    “Ormai è praticamente impossibile vederti… Se non a scuola. E anche lì, giusto perché siamo compagni di classe, sennò…”
    
    “Ma dai Tony, non è vero – si schernisce Richy – sai che per te ci sono sempre!”
    
    “Balle! E lo sai! Da quando non stai più con Cate, sei sempre appiccicato a quel… Quel…”
    
    “Quel ragazzo che si chiama Daniele. È questo che vuoi dire?”
    
    “Già – stringo i pugni rabbioso - E le poche volte che ho provato a chiamarti al cell, sono passati secoli prima che tu rispondessi. E su WhatsApp è la stessa cosa…”
    
    “Beh… Vedo i messaggi o le chiamate tardi… - esita - Tutto qui…”
    
    “Allora devo approfittare del tempo che mi stai concedendo per chiacchierare un po’ con te, ora che lui non ti ronza intorno. Forse è vero quel che si dice a scuola…” mi fermo immediatamente. Vorrei ricacciarmi le parole in gola. Mordermi le labbra… Ma è troppo tardi.
    
    Distoglie lo sguardo e la sua espressione muta: purtroppo ho colto nel segno. Mi spiace averlo ferito. Cerco subito il modo di farmi perdonare; inizio a dirgli qualcosa ma… Cazzo, devo interrompermi: Daniele ci raggiunge con un paio di bicchieri.
    
    “Ecco quello che avevi chiesto… - e premurosamente gli passa una birra - Ehi, ciao Tony!” mi stringe allegro la mano. Poi si volta ad osservare meglio Richy: “Ragazzi... È tutto a posto? Vuoi che ti porti qualcosa da bere mentre finite di parlare?”
    
    “No, grazie! Mi servo da solo – taglio corto – Buona serata. Ci vediamo lunedì a scuola!”
    
    Non mi volto e a malapena sento ...
    ... la risposta di saluto.
    
    Mi dirigo in bagno: vorrei sfogare la rabbia e la frustrazione per le cazzate che mi sono uscite di bocca, rompendo un vetro o mettendo a soqquadro il bagno di questa merda di discoteca. Preferisco invece guardarmi allo specchio, sciacquarmi la faccia con l’acqua gelida e andare a farmi una bella pisciata. La porta del cesso si chiude a fatica alle mie spalle:
    
    “Porca puttana! Non ne va dritta una…” alla fine la chiudo con uno strattone così violento che quasi la maniglia mi resta in mano.
    
    Mentre piscio, sento arrivare qualcuno. Riconosco le voci: sono loro. Parlano. Di quanto è accaduto:
    
    “Lo immaginavi che poteva succedere. La gente parla… È c’è sempre un fondo di verità nei miliardi di minchiate che sparano…”
    
    “Già… Ma sentire quelle mezze allusioni da Tony. Il mio migliore amico, cazzo… Sembravano un’accusa!”
    
    Vorrei uscire, ma la stramaledetta porta è bloccata.
    
    “Rispondi solo a questa semplice domanda: stai bene? Ora, con me. In questo momento, stai bene?”
    
    Riesco ad aprire uno spiraglio, mentre sento rispondergli:
    
    “Sì… Con te, sto bene. E non solo qui e ora…”
    
    Daniele sorride lo abbraccio e subito scivola dietro di lui.
    
    Comincia a stuzzicarlo: appoggia le mani sui suoi fianchi, facendo aderire il bacino ai glutei di Richy.
    
    Gli sussurra qualcosa da dietro l'orecchio: Richy sorride. Forse nemmeno capisce cosa gli sta dicendo, tanto lo vedo perso nei suoi occhi… Tanto l’uno è perso negli occhi dell’altro!
    
    Con le dita ...
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