1. Le mie estati nella cascina dei nonni. 1: premesse


    Data: 16/10/2019, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Eravamo nella metà circa degli anni settanta, al tempo frequentavo il penultimo anno di liceo. Ero una tipica ragazza di città, bionda, assai carina di viso e di corpo, almeno questo era quello che dicevano di me, allora ero abbastanza minuta ma proporzionata, gambe snelle e culetto sodo, un paio di piccole tettine da adolescente che dovevano ancora svilupparsi completamente. Però, nonostante fossi abbastanza belloccia non avevo ancora avuto una storia seria con un ragazzo, e solo qualche breve avventura con alcuni compagni di scuola, incapaci e imbranati come me. Tutte limitate a qualche pomiciata e qualche reciproca palpatina. La vita era probabilmente più semplice di ora, eravamo più ingenui dei ragazzi di oggi e fare sesso era ancora abbastanza complicato. Ogni anno in estate, alla chiusura delle scuole, in attesa di essere anche loro in ferie, i miei mi portavano i campagna dai nonni, che vivevano fuori Torino in una specie di cascina, con diversi animali, principalmente galline, oche e conigli. E naturalmente un cane, un grosso cane, uno incrocio con chissà quali ascendenze. In campagna nessuno mai si sarebbe sognato di comprare un cane di razza e di certo non i miei nonni, che badavano al sodo e non all'apparenza. Faust, questo era il suo nome, ora aveva quattro anni, ma mi ricordo benissimo la prima estate in cui arrivando dai nonni alla fine della terza media,mi ritrovai quel buffo batuffolo di pelo scodinzolante che mi accolse saltellando festoso sulle sue zampone ...
    ... sproporzionate, leccandomi la faccia entusiasta. Si capiva da quelle zampe lunghissime che sarebbe diventato un bel cagnone, e così fu infatti. Ora era un vero e proprio bestione, pelo di media lunghezza ispido e ruvido, tipo quello degli spinoni, muso squadrato, ben piantato su un collo massiccio e su un tronco spesso ma bello tonico, con la muscolatura che si poteva immaginare guizzante sotto la pelliccia. Sguardo sveglio, dotato di un paio di occhi intelligenti color nocciola, bocca enorme, leggermente bavosa, non come quella dei mastini ma quasi. Era un cane assai pacifico, ma incuteva un certo timore e nessuno doveva avvicinarsi a me o ai nonni con fare aggressivo, quando capitava Faust si piantava sulle quattro zampe tra noi e quello che poteva sembrare un aggressore, e con un ringhio basso e gutturale gli faceva subito capire che era meglio stare alla larga. Eravamo molto amici e non mi dava nessun fastidio quando capitava che mi leccasse la faccia o la bocca, anzi spesso ero io a dargli dei bacini sulle labbra. Devo confessare che ero sempre stata morbosamente attratta dagli animali, ma non avevo mai guardato Faust con occhi concupiscenti, lo avevo sempre visto più come un amico che come un possibile "amante". Al contrario, vedere due animali copulare mi eccitava tantissimo. Purtroppo come dicevo, la cascina dei nonni era abitata solo da animali di piccole dimensioni, e non mi dava particolare soddisfazione vedere due conigli scopare o un gallo che montava una delle ...
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