1. Ho iniziato a tradire cap. i


    Data: 19/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Ale_Bolzo

    Prima di proseguire con la storia di Lisa vorrei raccontare un fatto accaduto pochi giorni fa.
    
    Inizio col ribadire che ho sempre disprezzato i tradimenti, a mio parere sono come la droga, più li provi, più non riesci a smettere. E io purtroppo mi sono ammalato proprio di questa malattia (no, non sono un drogato, o meglio… Sono un drogato di sesso).
    
    Sono fidanzato da qualche mese. La mia attuale ragazza è bellissima, non fraintendetemi, ma sessualmente non siamo proprio compatibili. Io sono stato single per tanto tempo e ho voglia di cambiare. Lei è passionale, ma non si spinge molto al di là e, purtroppo, mi sono dovuto concedere altri lidi per cercare di placare la mia fantasia e la mia voglia di donne.
    
    L’altra mattina ero a lavoro, sono impiegato presso una banca d’investimento a Milano come avvocato, ma vivo in una cittadina vicina dove ho fatto l’università e, dalla quale non sono mai riuscito a staccarmi, vuoi perché è una città a misura d’uomo, vuoi perché la sento ormai come una seconda casa (essendo nato e cresciuto al sud).
    
    Parlando di investimenti e di obbligazioni con una mia collega commercialista (che vive nella mia stessa città), decisi di investire una piccola somma su alcuni strumenti finanziari sicuri nella Banca presso cui ho il conto corrente.
    
    Questa mia collega, mi consigliò di rivolgermi ad una sua amica che lavora proprio in questa banca e mi diede il suo numero intimandomi di contattarla quanto prima per parlare del suddetto ...
    ... investimento.
    
    Il giorno dopo chiamai e dissi: “Salve A., sono Alessandro B., il collega di Laura, non so le aveva detto che l’avrei chiamata…”
    
    Lei molto cortesemente mi rispose: “Ciao Alessandro, diamoci del tu. Laura mi aveva detto che mi avresti chiamato per delle obbligazioni su cui investire e se vuoi passare nel mio ufficio verso le 14.00 possiamo quantomeno discuterne”.
    
    “Ehm purtroppo a quell’ora abbiamo dei clienti che vengono appositamente per una consulenza e la titolare pretende che io ci sia…”
    
    Lei mi disse: “Non c’è problema, stasera io e Laura usciamo assieme, quando tornate dal lavoro ti fermi un attimo e ti do la documentazione informativa… Se ti fa piacere puoi unirti a noi per un aperitivo,”
    
    Dissi immediatamente si, anche se dovetti declinare la richiesta dell’aperitivo perché sinceramente volevo rilassarmi a casa, magari sorseggiando del Whisky con un po’ di musica e parlando con la mia ragazza (che per lavoro vive a Parma, quindi durante la settimana siamo lontani e ci vediamo nel weekend).
    
    Arrivammo a destinazione dopo il lavoro e la vidi, anzi la conobbi di persona. Era più grande di me. Classe 1982, io sono un ’90. Quegli occhi di un azzurro vivo, mi colpirono subito. Ha i capelli biondi tinti, penso che il suo colore naturale sia castano.
    
    Più bassa di me, direi 1,65. Un viso magro, ma molto carino. Una bocca carnosa con su un lucidalabbra rosa che le dava quel tocco da porcellona. Fisicamente ineccepibile, magra, ma in forma, con una terza di ...
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