L'estetista - Racconti Erotici

L'estetista

Avevo deciso di fare una serie di massaggi e decido di andare a visitare la SPA più vicina a casa.

Entro e mi sembra essere molto carina, anche il personale non è male. Simpatiche e molto carine, anche se un po’ rozze. Le sentivo parlare e mi si ammosciava subito.

Pago il pacchetto, prendo il primo appuntamento e me ne torno a casa.

Nei giorni successivi mi capitava di pensare perché non fossi andato in un centro Thai, almeno con tutti quei soldi avevo anche l’happy ending.

Arriva il fatidico giorno.

Mi fanno accomodare e dicono che sarebbe arrivata a breve la ragazza per il trattamento.

Sento la porta scorrere e vedo entrare una piccola ragazza, molto educata che mi indica come mettermi e inizia a massaggiarmi.

Le sue mani sono forti e riescono a farmi scrocchiare per bene i miei muscoli accavallati.

Le chiedo come si chiama.

“Fabiana” rispose; non riuscii più a stare un attimo zitto.

Ci presentammo e cominciammo a parlare del più e del meno, lasciando spazio anche alle storie sui nostri relativi partner.

“Convivo con il mio ragazzo a Gianicolense e stiamo insieme da qualche anno.”

“Beh … io sono fidanzato da quasi nove anni, ma non conviviamo. Ancora siamo ognuno a casa sua. Non siamo per la convivenza.”

Il discorso era strano, sembrava voler mettere in chiaro che non poteva succedere nulla, infatti: “Hai mai tradito?”

Le risposi: “È capitato, ma non con persone a loro volta fidanzate. Non mi piace fare il rovina ...

... famiglie.”

Continuammo tutta l’ora di massaggio, raccontandoci le nostre storie di coppia. Ci salutammo e uscì dalla cabina. Mi rivestii e me ne andai prendendo l’appuntamento futuro.

Una volta a settimana mi recavo presso il centro e mi mancavano i discorsi che facevamo mentre mi massaggiava.

Mi sembrava di confessarmi, ma soprattutto dopo le prime volte, era diventato palese che ci stessi provando e lei sembrava esserne contenta. Si sa però che noi uomini vediamo una donne che ci sta ovunque, anche se sta fissando nel vuoto.

Quella volta ebbi uno sfogo e le feci vedere un paio di foto che avevo fatto. Lei non dubitò nemmeno un attimo

“Me le puoi mandare che le faccio vedere alla titolare?”

“Certo dammi il numero che te le mando su WhatsApp!”

Era fatta, mi dicevo. Ma io non avevo fatto niente e l’idea che anche lei ci stesse provando era sempre più ampia nella mia testa.

Eravamo un passo avanti e tornando a casa speravo mi scrivesse.

Passarono un paio di giorni e non scriveva, così presi la situazione in pugno e le scrissi io.

“Voglio vederti” ma nessuna risposta e i bollenti spiriti si placarono.

Al quarto appuntamento, prima di andare via, le dissi se le andava di vederci una sera.

“Mia madre abita a Torre Maura, ci mettiamo d’accordo una sera che sono lì così ci fumiamo una sigaretta insieme e sei ad un passo da casa tua.”

“Va bene. Ci fumiamo una sigaretta sotto casa tua e scambiamo due chiacchiere.”

Inaspettatamente il giorno dopo arriva un ...