1. ELIANA LA CAGNA


    Data: 20/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: PARON MARIO, Fonte: RaccontiMilu

    Tutto è iniziato...non lo so neanche io quando, mi chiamo Eliana, ho 38 anni e sono un'insegnante di tecnologia. Quel giorno, la scuola era finita e considerando che era una magnifica giornata di settembre approfittai per uscire con la mia piccola in passeggino. Lei è una magnifica bimba di un anno e mezzo di cui vado fiera. Io invece, non sono molto alta, all'incirca sono 160cm e, anche se ho avuto una gravidanza, ho un seno piccolo e una pancia che mi sembrare incinta di qualche mese pur ovviamente non essendolo. Per il resto che dire, ho un bel paio di gambe che sono la delizia per gli occhi di mio marito e..si, lo riconosco anche dei passanti quando indosso dei pantaloni particolarmente aderenti, con le ballerine e un maglione lungo di cotone o un vestito che si ferma appena sopra alle ginocchia e mette in risalto un sedere del quale non posso lamentarmi. Si, non sono una modella, ma vengo ancora guardata e mi fa piacere, anche se certe volte lo devo riconoscere, mi trovo in imbarazzo e così quel giorno in cui uscii con mia figlia, mi potevo definire "in borghese" perché, se a scuola indossavo sempre pantaloni e maglioncini, ora portavo un paio di pantaloni aderenti, con una camicetta e un giacchino corto semiaperto. L'ultimo tepore del sole mi accarezzava il viso, ero in pace con me stessa e mi sentivo contenta. Ripensandoci quella giornata fu l'inizio della mia follia e dei miei eccessi, da donna tranquilla, ora non so neanche io ora che cosa sono diventata, ma ...
    ... andiamo per gradi; ci fu il momento in cui lo conobbi, anzi me lo fecero conoscere, entrando in una libreria perché volevo approfittare della passeggiata per sapere se il libro di testo che avevo ordinato era arrivato li. Proprio lì incontrai una mia collega, Elena, che non era sola, ma accompagnata da un signore quasi completamente calvo e con un pizzetto bianco. Di lui mi colpì il fiocco che aveva al posto della cravatta, indossava un paio di jeans e una giacca con le tasche leggermente sformate: "in tasca avrà di tutto"...mi trovai a pensare. Seppi poi che non sopportava borselli da uomo o altri orpelli....ma ritorniamo a noi, la mia collega mi fece delle grandi feste e lui, lui stette in disparte a osservarmi e per un momento, sentì quei suoi occhi guardarmi e, devo riconoscerlo, mi dettero quasi fastidio, ma fu la questione di un attimo che svanì immediatamente. Una stretta di mano vivace e un bel sorriso, guardò il mio capolavoro di bimba che gli sorrise subito. Elena invece iniziò subito a parlare fitto fitto, era una collega dinamica, ma sotto certi versi un po' troppo chiacchierona e...anche un pò stramba, ...."chissà se lo è anche lui" , mi chiesi tra me e me. Di lei si dicevano tante cose, non era sposata, era fidanzata con un certo Paolo, amava la vita spericolata, ma a me stava simpatica e me ne infischiavano di quello che dicevano le male lingue. Quel giorno mi colpì una cosa che a distanza di tempo...eh il senno di poi mi avrebbe dovuto far drizzare le antenne e ...
«1234»