1. Il colloquio


    Data: 23/10/2019, Categorie: Etero Autore: Davyd

    Quella mattina mi ero alzato presto. Dovevo andare in Università per sostenere un colloquio con un professore. Essendo studente non frequentante dovevo concordare preventivamente il programma d�esame. Non lo nego, la cosa mi inquietava un po�. Non per il colloquio in sé, ne avevo già fatti tanti. Quello che più mi inquietava era il professore, un pezzo grosso nel suo ramo di studio. Questo, unito ad alcune voci che giravano su di lui, bastava ad innervosirmi. Ad ogni modo feci una rapida colazione, mi vestii e partii verso l�Università. Giunto sul posto mi diressi immediatamente verso l�ufficio del professore. Notai una ragazza seduta fuori dalla stanza, stava leggendo un libro. Mi avvicinai e presi posto accanto a lei.�è già arrivato il professore?��Sì� rispose lei per poi aggiungere �sei qua per concordare il programma?��Già� risposi io.Era una ragazza molto bella, non lo nego, ma non avevo voglia di far conversazione. D�improvviso la porta si aprì, un ragazzo uscì e la ragazza accanto a me si alzò ed entrò nell�ufficio. Passarono altri quindici minuti e venne il mio turno. Prima di entrare mi fermai a guardare la ragazza che si allontanava. Aveva proprio un culo fantastico, sodo, pieno.�Peccato� mormorai, poi bussai alla porta ed entrai. Con mia grande sorpresa mi trovai davanti una donna giovane.�Il professore è assente� disse �lo sostituisco io, sono la sua assistente�.La guardai per bene. Aveva due grandi occhi molto scuri e due labbra abbastanza carnose.�Chissà che ...
    ... pompini�� pensai.Lo sguardo continuava a correre. E si posò su due tette da urlo. Non grandissime, ma sode e tonde. Era quasi estate, quindi la maglietta leggera non lasciava spazio all�immaginazione.Mi sedetti.�Sono qui per concordare il programma d�esame� balbettai.�Molto bene. Ha già dato un�occhiata al programma? C�è qualche libro che potrebbe interessarla?�.C�era qualcosa nel suo modo di parlare che mi eccitava da morire. Forse il modo marcato in cui pronunciava la erra, non so. Ad ogni modo qualcosa a sud dell�equatore si mosse. Sì, insomma, avevo un�erezione. Approfittando della sua domanda misi sulle mie ginocchia la borsa in cui conservavo l�elenco dei libri, tentando di nascondere la mia eccitazione.L�assistente mi lanciò un�occhiata strana e si alzò. Si diresse verso la porta, la aprii, guardò fuori, la richiuse, stavolta a chiave.�Sa� mi disse �non c�è più nessuno fuori�.Si diresse di nuovo verso la scrivania, ma non si sedette più sulla sedia, bensì sul bordo del tavolo, accanto a me. La gonna, già di per sé corta, si piegò sotto il suo corpo e si accorciò ulteriormente. Potevo vedere le sue mutandine. Iniziai a sudare.�Beh, ecco� dissi con voce tremante �c�era un libro sull�economia veneziana che��.L�assistente mi interruppe bruscamente dando una botta alla borsa e facendola volare a terra assieme al programma.�Mmm� disse indicando la mia evidente erezione �l�avevo notata, sai�.Subito dopo si inginocchiò accanto a me e, con incredibile rapidità, mi sbottonò i ...
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