1. Il colloquio


    Data: 23/10/2019, Categorie: Etero Autore: Davyd

    ... pantaloni.�Vediamo cosa nascondi� disse, dopodiché mi abbassò ulteriormente i pantaloni ed i boxer.�Però!� aggiunse quando si trovò davanti il mio pene �ti difendi bene�.Non sapevo che fare. La testa mi diceva che la situazione era sconveniente, ma il cazzo mi implorava di star zitto e lasciar fare. Ogni indecisione fu rotta quando vidi la mia asta sparire tra le sue labbra carnose e calde. Iniziò a lavorare di bocca. Questo pompino perfetto era davvero troppo, stavo per esplodere.�Sto per venire� dissi, gemendo. Lei non si spostò, anzì, aumentò il ritmo. Dopo poco le sborrai copiosamente in bocca. Ingoiò tutto.Sì alzò, mi guardò, mi baciò e si sedette sopra di me. Mi prese la mano e la avvicinò alla sua figa.�Senti come sono bagnata�.Iniziai a toccarla. Sentivo il suo corpo fremere. Ben presto si alzò, si sdraiò sulla scrivania e divaricò le gambe. Non aspettavo altro. Mi avvicinai ed iniziai a leccarle la figa, sempre più bagnata.Lei iniziò a gemere.�Oddio� disse �sei bravissimo�. Continuai a leccarle la figa, massaggiandole il clitoride con le dita. I suoi umori mi inondavano la bocca, il viso. Dopo poco venne.Mentre lei stava allungata sulla scrivania, con il corpo fremente per via dell�orgasmo, notai che il mio amico si era risvegliato. Mi avvicinai, con una mano iniziai ad accarezzarle un seno, mentre con l�altra tornavo a stimolare la sua figa. Poi mi chinai ed inizia a leccarle le tette e a succhiarle i ...
    ... capezzoli. Lei sentiva la mia asta premere sul suo ventre, sulla sua figa. Potevo sentire quanto era bagnata. La penetrai violentemente, con un colpo secco. La sentii agitarsi.�Continua� mi implorò. Iniziai a fotterla con colpi secchi e decisi. Poi iniziai ad accelerare il ritmo. Ero sempre più eccitato. Sentii che stavo arrivando al limite.Sfilai il pene. Lei capì subito e si inginocchiò, cominciando a farmi un secondo, fantastico pompino.�Sto per sborrare� le dissi. Lei fece scivolare il mio pene fuori dalle sue calde labbra ed iniziò a masturbarmi. Dopo poco le inondai il viso con il mio sperma caldo. Iniziò subito a leccarne più che poteva.�Non vogliamo di certo lasciare tracce� disse guardandomi negli occhi.Ci rivestimmo rapidamente, dopodiché lasciai l�ufficio senza neanche aver concordato il programma. Sentivo il mio amico che ricominciava già a muoversi, un solo secondo in più in quell�ufficio voleva dire ricominciare un turbine di sesso.Prima di lasciarmi andare l�assistente mi bloccò e mi baciò appassionatamente.�Torna pure per qualsiasi cosa� mi disse sottovoce all�orecchio, dopodiché aprì la porta e mi lasciò andare.Decisi di dirigermi verso il bar che stava accanto all�università. Andai al bancone chiedendo un caffè. Mentre aspettavo la bevanda, nettare degli studenti, diedi un�occhiata alla sala. Notai subito la ragazza che aspettava fuori dall�ufficio del professore assieme a me. Ci guardammo e mi sorrise� 
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