1. Leo 1.0


    Data: 23/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... all’immaginazione di cosa potessero contenere. Il resto era puro spettacolo per gli occhi: le forti spalle che sorreggevano le braccia muscolose dai solidi bicipiti, il suo petto massiccio che, come il torace scolpito, era coperto da una lanugine ben più folta di quella del nostro primo incontro, la gambe ugualmente pelose e ben tornite che terminavano in caviglie piccole e sinuose vestite da un paio di stivaletti in pelle nera.
    
    Il suo viso era al contempo dolce e diabolico …
    
    Si fece da parte per lasciarmi entrare.
    
    Il disimpegno in cui mi accolse era in penombra. Mi fece strada verso un locale molto più ampio e luminoso.
    
    Lo seguii all’interno, ponendoci uno di fronte all’altro.
    
    Intuii subito il benvenuto che teneva darmi: teneva in mano una benda ed una gagball. E intanto la sua voce che mi parlava. Sentivo le sue parole, ma non le comprendevo: era come fossi in modalità ‘pilota automatico’.
    
    Avevo solo una certezza: mi stava erudendo. Il gioco stava così proseguendo secondo le sue regole naturali. Il suo sorriso entusiasta e i suoi occhi scintillanti mi convinsero che non avevo nulla da temere...
    
    E allora perché iniziai a tremare non appena mi toccò per la prima volta?
    
    La sua mano sulla mia spalla esercitò una leggera pressione. Mi fece cadere in ginocchio. Chiusi gli occhi mentre fissava quello strano bavaglio intorno alla nuca serrandomi la bocca: “…La privazione dei sensi e l’impossibilità di esprimere ciò che proverai – seguitò a dire – ti ...
    ... aiuteranno a calmare i nervi…” volli crederci.
    
    Poi la stanza si oscurò: merito della benda che mi stava applicando sugli occhi. Fu il nulla.
    
    Il mio respiro si fece grosso.
    
    Mi sentii smarrito. Mi sembrò d’impazzire: non avevo più alcun punto di riferimento. E soprattutto non potevo più usare due dei cinque sensi. Avevo bisogno di qualche minuto per raccogliere ciò che rimaneva degli altri ed ottimizzarne l’utilizzo.
    
    Con mia grande sorpresa, la mia reazione fu immediata.
    
    Il mio cuore cominciò a battere meno freneticamente, l'afflusso di sangue alle orecchie si calmò: ripresi a percepire il mondo intorno a me. Non ero sicuro da dove provenissero, ma colsi in lontananza il rumore di un frigorifero, il ronzio di un computer o di attrezzature elettriche, le fusa di un gatto... Capii anche di non poter mutare la mia postura: rimasi perciò in ginocchio cercando di capire dove si trovasse lui.
    
    ‘Mi starà guardando? - pensai dentro di me - Mi starà esaminando?’
    
    Le mie domande trovarono risposta nel momento in cui improvvisamente mi sussurrò in un orecchio: "Sono così felice che tu sia finalmente arrivato!" la sua voce mi sembrò tradire sincera emozione.
    
    Le sue mani gentilmente mi aiutarono ad alzarmi, e le sue braccia mi strinsero in un abbraccio possente. Privato della vista, potevo comunque sentire il suo profumo.
    
    La sua lussureggiante peluria mi solleticava attraverso la barriera di cotone della maglietta e la barba mi pizzicava le guance trasmettendo alle mie ...
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