1. Giorgia: poetessa, la discesa verso l'abisso la castità forzata


    Data: 23/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: padronebastardo

    chi mi vuole contattare può scrivere a padrone29@gmail.com Giorgia aveva capito che Marco teneva il coltello dalla parte del manico e le voleva far pagare tutte le umiliazioni che aveva subito da lei da giovane, ma se le dava questa possibilità doveva voler dire che aveva capito il suo valore e il suo talento. Prima di decidere cosa fare, Giorgia pensò fosse opportuno parlarne col marito, in quanto una decisione sia in un senso che nell’altro avrebbe avuto un impatto rilevante sulla loro relazione, sulla loro famiglia, anche se era combattuta nel farlo non conoscendo la reazione del suo Giacomo. Dopo qualche giorno a Cena, Giorgia raccontò al marito come stavano le cose, che un suo ex compagno di classe era un importante produttore cinematografico, che aveva visionato i suoi lavori, ma che per farla lavorare avrebbe dovuto diventare la sia schiava, che era una proposta assurda, ma che allo stesso tempo avrebbe dato una svolta alla loro vita. La reazione di Giacomo fu violenta e disse che tutto l’oro di questo mondo, non avrebbe giustificato una cosa del genere, che oltretutto avrebbe potuto dilaniare il loro rapporto, per non parlare di cosa avrebbe potuto succedere con i loro figli. Giorgia ne fu demoralizzata, sapeva che il marito non l’avrebbe presa bene, sapeva quanto la amava e vederla schiava di un altro era per lui una cosa inaccettabile e profondamente umiliante. La mattina dopo, però Giacomo ci ripensò e disse alla moglie che a sua era stata una reazione istintiva, ...
    ... certo la richiesta di Marco era pesante, ma lo era anche l’opportunità e disse alla moglie di prendere la decisione che meglio credeva. Giorgia pensò che un treno così non le sarebbe mai più capitato nella vita, e pure con i rischi del caso decise di accettare. Il giorno successivo decise di andare quindi da Marco dicendogli che avrebbe accettato. Marco le disse che non avrebbe firmato nessun contratto di schiavitù, che la sua schiavitù sarebbe stata totale e senza limiti, le chiese quindi se era ancora intenzionata ad accettare, Giorgia rispose nuovamente di si. Marco le disse allora che da allora avrebbe dovuto rivolgersi a lui dandogli del lei, avrebbe dovuto dargli le password della sua mail e di tutti i suoi account social, in più avrebbe installato a casa sua delle telecamere, in quanto nessun momento della sua vita avrebbe più dovuto avere un momento di privacy. Come prima cosa le ordinò dieci giorni di castità forzata, non avrebbe potuto scopare, masturbarsi, né toccarsi in alcun modo, avrebbe potuto però farlo il suo padrone con degli ovetti vibranti che controllava attraverso un app, inoltre avrebbe dovuto mettere degli slip bianchi, in modo che fosse chiaro e si vedesse bene lo stato della sua eccitazione. Giorgia reagì protestando affermando che sarebbe stata costretta a mandare in bianco suo marito, e che di solito era abituata a masturbarsi almeno due volte al giorno, Marco le rispose cinicamente che non era un problema suo e che per queste sue proteste avrebbe ...
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