1. Giorgia: poetessa, la discesa verso l'abisso la castità forzata


    Data: 23/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: padronebastardo

    ... portato il periodo di castità a quindici giorni, Giorgia annuì col viso sconsolata e demoralizzata. Gli inizi per Giorgia furono piuttosto tranquilli, infatti non sempre scopava con suo marito e quindi per una settimana la cosa andò abbastanza normalmente, la sua resistenza anche se difficoltosa non era stata così difficile, anche perché Marco non fece mai vibrare gli ovetti che aveva nella passerina, cosa che le fece pensare che forse cominciava ad avere un po’ di pietà nei suoi confronti. Le cose però non stavano così, Marco stava solo studiando attraverso le telecamere le abitudini di Giorgia per capire come utilizzare gli ovetti con più diletto. L’applicazione che fa vibrare gli ovetti permette di sincronizzarne il movimento con il tono della voce, o di rumori e musica circostanti. Marco quindi programmò gli ovetti a muoversi quando Giorgia ascoltava la musica che le piaceva di più, una cosa che contribuì a innervosirla, anche perché gli ovetti non si muovevano quel tanto da permetterle di godere, evidentemente Marco aveva studiato bene la cosa. Il marito di Giorgia, intanto cominciò a lamentarsi che non scopava più con lui, guarda che anche se quel porco del tuo padrone ci vede non me ne frega niente, ormai ho troppa voglia e allora Giorgia fu costretta a dire a suo marito che doveva stare per quindici giorni in castità forzata e che l’unica eccitazione la poteva avere dagli ovetti che manovrava ...
    ... il suo padrone, allora Giacomo con un espressione parecchio frustata disse che capiva, anche se non sembrava tanto convinto. Al tredicesimo giorno di castità forzata, la capacità di resistenza di Giorgia era ormai agli sgoccioli, le sue mutandine erano completamente inzuppate dei suoi umori, ma non poteva toccarsi per poter godere, inoltre il suo padrone manovrava in continuazione gli ovetti, ma riuscendo a fermarsi sempre prima di farla godere. Giorgia ormai non ce la faceva più e decise di masturbarsi e sfidare le ire del suo padrone, qualsiasi cosa le avesse fatto, sarebbe sicuramente meglio dello stato in cui si trovava ora. Marco accortasi che Giorgia si stava masturbando la convocò a casa sua per punirla. La punizione fu veramente tremenda, talmente tremenda che Giorgia non avrebbe mai pensato che una mente umana potesse concepire una cosa di quel livello di sadismo: fu obbligata a masturbarsi con la spugna di ferro delle pentole. Il dolore per la sua passerina fu atroce, più si masturbava più sentiva i suoi organi sessuali bruciare, per fortuna dopo poco tempo, Marco le permise di smettere. Giorgia non sapeva però cosa le aspettava per una settimana i dolori furono lancinanti, andare in bagno era una vera e propria tortura, il liquido cado dell’urina le provocava un bruciore pazzesco e capì che Con Marco non si scherzava e le conveniva essere una schiava obbediente. http://www.padronebastardo.org 
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