Il premio della pazienza
Data: 28/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Nick Talbot
Finalmente era arrivato il giorno. Avevo pazientemente atteso quel momento senza alcuna fretta, lasciando che gli eventi inducessero a quel momento quasi come naturale conseguenza. Mi ero preso tutto il tempo del caso,ma alla fine la mia strategia paziente aveva avuto il suo esito positivo. Ora ero realmente seduto sul cofano della mia macchina, lungo quella tranquilla e meravigliosa strada che dava sul mare, attendendo,pazientemente, che Sarah si presentasse. L'avrebbe fatto,ne ero dannatamente certo.Ci eravamo conosciuti su internet quasi tre mesi prima. Su una chat di una popolare community senza alcuna finalità di merito. Era stato il caso a farci incontrare,aveva sempre detto lei, ma di quell'incontro si diceva felice come una bambina. Da quella prima,timida conversazione compresi che Sarah rappresentava esattamente ciò che la mia personalità desiderava. Una ragazza semplice,senza eccessi,profondamente amante del piacere, ma soprattutto remissiva di indole e di atteggiamento. Quando le chiesi una prima fotografia non volli calcare eccessivamente la mano. Le chiesi una foto dove potessi vederla in viso,dal momento che il suo profilo,contrariamente che il mio,non aveva alcuna immagine di riferimento. Dopo qualche riluttanza mi inviò l'oggetto e fui sinceramente felice per quanto ebbi modo di vedere.Aveva scelto una fotografia serale,probabilmente scattata da qualche amica una sera d'uscita comune. Doveva essere estate e doveva essere di ritorno da una festa. Sarah ...
... indossava un abito a tubino color crema che ne esaltava il fisico in maniera apprezzabile. Ero consapevole della sua passione per la danza, dunque non mi aspettavo un corpo eccessivamente prosperoso ed ebbi ragione. Alta sul mentre e cinquantasette, sui quarantuno kg, Sarah era esattamente come l'avevo immaginata, piccola, graziosa, elegante. Aveva una seconda di seno ed un culetto gradevole che sarebbe stato in una mano aperta. Una “bambolina” come mi divertii a definirla.Quello fu il primo contatto,ma ne seguirono altri. Durante ognuno di essi la circuivo,le prestavo attenzioni particolari,ascoltavo ogni sua parola con estrema attenzione,cercavo di memorizzare quanto più di lei mi fosse possibile ed alla fine,forte di tutto l'appreso,cominciai ad incanalarla nei discorsi più intimi. Fu in quel preciso momento che compresi che esisteva realmente la possibilità che Sarah amasse l'idea della sottomissione,non quella volgare e violenta che spesso si legge,ma quella mentale, una sottomissione totale a qualcuno.Mano a mano che questo processo proseguiva,potevo avanzare richieste sempre più precise e manifestanti i miei intenti. Le sue iniziali riluttanze caddero quando le feci capire quanto, in realtà, fosse lei a desiderare tutto ciò. Essendo qualcosa di puramente “virtuale” , le spiegai, lei avrebbe potuto tranquillamente interromperlo in qualsiasi momento. Sarebbe stato sufficiente cancellarmi dalle sue amicizie,impedirmi di interagire con lei e tutto sarebbe finito. Era lei a ...