1. Pallavolisti 03


    Data: 28/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: archer81, Fonte: Annunci69

    Fui costretto a rinchiudermi in una delle toilette per sfogare la tensione erotica accumulata ed con pochi colpi di mano riuscii velocemente a sborrare una ingente quantità di seme che imbrattò le piastrelle del bagno.
    
    Non potevo rimanere ancora a lungo lontano dagli altri per non destare sospetti o suscitare in loro curiosità che avrebbe portato a domande a cui non sarei stato in grado di rispondere; mi sciacqui il volto arrossato e cercai di riprendere un aspetto normale nonostante il mio cuore battesse fortemente e lo sentissi quasi in gola.
    
    Fortunatamente nessuno chiese nulla e, dopo poco, tra mille imbarazzi da parte mia Mirko mi riportò a casa come se non gli avessi mai segato il cazzo.
    
    Passarono ancora delle settimane senza che ci fosse occasione di ritrovarsi in situazioni analoghe seppur da parte mia ci fosse un latente desiderio di poter ripetere certe esperienze e la fantasia galoppasse incontrollata soprattutto durante le mie frequenti masturbazioni.
    
    Poi ci ritrovammo nuovamente a dover sostenere una trasferta abbastanza lunga ed impegnativa e, casualmente o forse non del tutto, mi ritrovai in macchina con Giacomo alla guida e Mirko accanto a lui; la partita non fu entusiasmante e, nonostante gli sforzi ed il forte dispendio di energie, non riuscimmo ad uscire vincitori.
    
    Sulla via del ritorno l’atmosfera non era delle migliori e Mirko e Giacomo discutevano con passione degli schemi applicati e degli scambi giocati cercando di individuare gli ...
    ... aspetti più critici e le aree di miglioramento.
    
    Eravamo ormai alle porte della città ed era quasi mezzanotte, pur essendo quasi alle porte dell’inverno la temperatura non era proibitiva seppur l’umidità si facesse sentire e Giacomo cominciò ad insistere con Mirko sulla necessità di rilassarsi un po’ prima di tornare a casa.
    
    Il capitano non era molto concorde con l’idea dell’amico rispondendo a bassa voce, sperando forse che io non sentissi, che con me presente forse non era il caso; le insistenze di Giacomo però erano continue finché Mirko cedette ed acconsentì facendosi promettere però che avrebbero fatto in fretta.
    
    Uscirono con l’auto dalla statale entrando dapprima in una piazzola di sosta e poi infilandosi in una stradina abbastanza stretta circondata da alberi e cespugli fino ad arrivare ad uno spiazzo in aperta campagna.
    
    Scesero dall’auto e mi invitarono a fare lo stesso; eravamo in piedi sotto la luce della luna e capii subito che l’intento di Giacomo era quello di fumarsi una canna in tutta tranquillità. Insieme a Mirko si appoggiò all’auto e cominciarono a passarsi la canna facendo dei tiri profondi e rilassanti.
    
    Io li guardavo stando davanti a loro, come mio solito imbarazzato non avendo mai provato a farmi una canna. Mirko mi invitò a fare un tiro dal quale io non mi sottrassi non volendo fare almeno questa volta la figura del ragazzino.
    
    Bastò un tiro a stordirmi leggermente e a darmi quel senso di leggerezza che mi faceva stare bene e probabilmente un ...
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