Pomeriggio di luglio
Data: 31/10/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster
... cinquantenne dallo sguardo stanco, vide prima il suo abbonamento, poi il mio, mentre mettevamo apposto i rispettivi biglietti ci incrociammo con lo sguardo. Dopo aver messo nella borsa il portafogli, si girò nuovamente verso il finestrino alzandosi di poco il vestito e mostrando tutta la gamba quasi fino al bacino, se fossi sul sedile dietro al mio, avrei potuto sicuramente vedere tutto l’interno coscia, che voglia di scoparmela che avevo, inoltre il sole che via via andava morendo al fine della giornata, splendeva sul suo corpo e vedevo piccole goccioline di sudore che campeggiavano sulla sua fronte e sul petto, l’immagine della donna accaldata a me ha sempre fatto molto effetto, ero arrapato.Uscì dalla borsetta una piccola agenda con una penna, la aprì, accavallò le gambe verso di me e quindi si protese col corpo verso il corridoio del treno, potevo vederla per bene in viso, i nostri sguardi si incrociarono più volte, vedevo la gamba penzolare ai sussulti del treno appoggiata sull’altra, le ginocchia erano senza un graffio, come una statua, la coscia appoggiata sull’altra ampliava le sue dimensioni, era un bel pezzo di carne da addentare. Giocherellava con la penna mentre sfogliava l’agenda, la passava dietro l’orecchio delicatamente, poi tra le labbra, piano piano la fece scivolare tra i denti e la sfiorò con la lingua, mi lanciò uno sguardo, ero in trans, il mio cazzo era durissimo e cercavo di farle notare il rigonfiamento, anche se eravamo distanti, al mio movimento ...
... lei rialzò nuovamente lo sguardo e lo posò per pochi secondi sulla patta dei pantaloni, aveva visto la mia eccitazione, ed io ero contento di ciò. Muoveva velocemente la penna tra il pollice e l’indice facendola sbattere sulla guancia sempre sfogliando l’agenda, a un certo punto le sfugge la penna e cade sul corridoio centrale, ci alziamo entrambi per prenderla, ma mi chino prima io, lei è in piedi a pochi centimetri da me e alzando lo sguardo la vedo sorridere, io le porgo la penna ancora chinato, in quella posizione posso benissimo morderle le cosce, lei prendendo la penna mi dice con un sorriso “grazie mille”, io risalendo mi fermo davanti a lei, ci fissiamo, lei mantiene il sorriso, io lo accenno e rispondo “e di che” sono eccitato come non mai, devo farla mia, lascio spazio all’istinto e con la mano destra le afferro il retrocoscia con un sorriso beffardo, lei non si scompone più di tanto e reagisce solo con un “eehii” io agisco sbattendola verso il perimetro del vagone e mi fiondo sul suo collo, ha un buon profumo, la mordicchio con fugaci colpi di lingua mentre con le due mani scivolo tra il culo e le cosce, è bella soda, lei non grida, ma mi chiede di smettere “dai bello smettila, per favore non farmi gridare” non è la reazione di una che non ci sta, devo solo smontare questa mascherata che sta inscenando “tanto lo so che hai voglia di una bella avventura” le dico “so che sei consapevole dei miei continui sguardi, ti sgamo da mesi e mesi e sei la donna più femminile che ...