1. clisma terzo episodio


    Data: 01/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: rossogrosso

    ... culo dilatato che per l�eccitazione si dilatava sempre più.La mano ormai entrava con facilità, legata anche al fato che Elena aveva le mani piccole, il tutto eccitava sempre più Sandro che spingeva il culo in fuori, mentre la bocca perversa di Elena continuava a tormentargli la punta del cazzo che aveva raggiunto dimensioni mostruose per l�eccitazione.Elena sfilò la mano dal culo, mi guardò, ed ad un mio cenno di assenso con la testa la chiuse a pugno e di colpo la infilò tutta dentro senza mai smettere di spompinare.Sandro con un urlo venne in bocca della mia assistente che da brava non si lasciò sfuggire neanche una goccia.Lentamente sfilò il pugno dal culo e alzatasi si diresse verso di me, � lo hai gia aperto tu vero?� mi disse. In poche parole le spiegai cosa era accaduto la sera prima, dicendole che ora avevo preferito non partecipare per paura di fare cilecca la sera all�incontro con Maria e Flavio.Sandro venne congedato dopo aver fissato l�appuntamento per il lunedì sera, chiudemmo l�ambulatorio e andammo a pranzo.Il pranzo piacevole come sempre, come quando si &egrave in compagnia di una persona splendida come la mia assistente,lo passammo stuzzicarci sessualmente , provando a pensare a come trattare la coppia di amici che stavamo per ricevere.Durante una pausa del pranzo, mentre Elena era in bagno mi venne in mente come l�avevo conosciuta, allora più giovane lavoravo ancora in ospedale, e durate un turno di notte venni chiamato al Pronto Soccorso per vedere una ...
    ... persona che stava male, il collega non aveva voluto dirmi nulla al telefono.Arrivai il più presto al Pronto Soccorso e li trovai una giovane ragazza che singhiozzava nascondendosi il viso.Il collega mi informò che la giovane si era infilata una bottiglietta nel retto e non riusciva più a toglierla, e che la vergogna la stava sommergendo.Mi avvicinai alla ragazza che piangeva con la testa coperta e le spiegai che ci saremmo dovuti trasferire in reparto dove sarei riuscito meglio a rimuovere l�oggetto.La giovane venne trasferita in reparto in barella fatta entrare in medicheria, chiamai una delle infermiere di turno la notte, Elena appunto, e brevemente le spiegai come avremmo agito.Prima di tutto posizionammo una flebo con del Valium per rilassare la muscolatura anale, poi messa la donna di fianco con le gambe raccolte in posizione fetale, infilai un paio di guanti, presi una pinza e facendola scorrere sul dito che avevo gia infilato nell�ano della ragazza afferrai la bottiglia infilando una branca delle pinze dentro ed una fuori, senza stringere per non rompere la bottiglia iniziai a fare trazione verso l�esterno, ma la ragazza era ancora contratta, e persi la presa.Allora Elena si avvicinò si tolse i guanti e senza dire nulla iniziò a carezzare il clitoride della giovane dopo averle aperto le gambe, la manovra ebbe l�effetto desiderato infatti, la ragazza si rilassò e riuscii a sfilare per metà la bottiglia fino al primo restringimento.A questo punto presi la bottiglietta di ...
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