1. L'aiutante giardiniere


    Data: 03/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    Nel cortile condominiale, per renderlo meno anonimo, per rimuovere anche quell’aria un poco squallida sono state sistemate, nel corso degli anni, diverse piante senza né un disegno planimetrico preordinato né un’adeguata e coerente composizione degli elementi vegetali. Nel tempo sono state invasate diverse specie di piante: ulivi, rose, gelsomini, glicini, alberi nani di ciliegie, pesche, albicocche ed altro in maniera del tutto dilettantesca e con sistemazioni improvvisate . L’unica pianta che raccoglie il consenso generale è un nespolo in vaso che ha più o meno 30 anni di vita; è un po’ bonsai e un po’ albero. Poiché il nespolo doveva essere rinvasato mi sobbarcai l’onere di trovare un floricoltore che facesse l’ operazione. Finalmente un sabato un certo Gerlando, proprietario di una floricoltura, con due assistenti venne per effettuare il rinvaso che si dimostrò subito più difficoltoso del previsto. Seduto in cortile seguivo le operazioni, sentendo le sacramentazioni dei tre uomini e la fatica che facevano; contemporaneamente ammiravo il più giovane che era il meglio piazzato fisicamente dei tre. Il giovanotto poteva avere 23 o 25anni ed era un perticone biondiccio con degli occhi verdi ma tendenti al grigio, il suo naso aquilino dava al viso un aspetto grifagno addolcito dal disegno morbido delle labbra, la canottiera ed i pantaloncini corti lasciavano vedere, mentre si muoveva rapido, una bella serie di muscoli che si contraevano e si distendevano negli sforzi. Il bel ...
    ... giovane era taciturno e sembrava poco socievole mentre gli altri due erano ridanciani e birraioli. A mezzogiorno il lavoro era finito; Gerlando venne verso di me per riscuotere il dovuto e per dirmi che Paolo, il ragazzo, sarebbe rimasto per la pulizia. A lavoro quasi ultimato mi avvicinai al nespolo fissandolo come se avesse potuto percepire la mia presenza, alla fine dissi: ora ti ho dato una decente sistemazione durevole per diversi anni, per la prossima ci dovranno pensare altri se vorranno. . Mi girai verso di lui, lo guardai per un attimo in silenzio e poi gli dissi: ; così dicendo tagliai corto e mi avviai verso l’uscita. Paolo mi veniva dietro guardandomi sospettoso, mi fermai e lui mi chiese: ? gli presi le mani e gli dissi sorridendo: ? dopo un lungo sospiro dissi: . Saliti su in casa io entrai per primo ma lui si fermò sulla soglia per togliersi le scarpe sporche di terra. Mentre camminavo nel corridoio gli dissi , tornando lo trovai ancora fermo sull’uscio in uno stato di grande imbarazzo perciò lo presi per un braccio e lo spinsi nel bagno, chiusi la porta ed andai trafficare in cucina e nel soggiorno per preparare il pasto. Certamente il menù non era stato preparato per questo ospite ma lui ebbe a godere del mio giorno di amore per la cucina; mangiò “ maccaroni al ragù, parmigiana di melenzane, gattò di patate” tutto secondo la più stretta tradizione culinaria della Terronia. Durante il pranzò Paolo non mi risparmiò il tradizionale interrogatorio: ?, !, ? ! ? ! ...
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