1. L'aiutante giardiniere


    Data: 03/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... alle sue domande inarrestabili io davo sempre una risposta secca ma mi aspettavo che lui, alla fine mi facesse l’ineluttabile domanda: ?; non la fece e questo mi lasciò spiazzato. Mangiammo con gusto e mi gratificò la sua affermazione: sono pieno, mi sa che ho mangiato troppo ma quello che c’era sulla tavola era veramente buono e non volevo lasciarlo. Mi alzai per sparecchiare e anche lui si alzò dalla tavola; Paolo se vuoi puoi andare oppure puoi fermarti ancora, là come vedi ci sono i telecomandi del televisore, computer ed altro io nel frattempo rigoverno. Quando finii di sistemare la cucina andai in salotto e lo trovai disteso sul divano che sommessamente ronfava con la cintura dei pantaloni slacciata; lo lasciai dormire e anch’io andai a ronfare nella camera da letto. Quando mi svegliai era pomeriggio inoltrato, Il televisore era acceso e allora mi ricordai del giovane Paolo; mi rimisi in sesto e andai da lui. ? ; poco dopo mi raggiunse anche lui annunciandomi che era finito il primo tempo. ? ?…. Vedendolo imbarazzato gli chiesi: ? strascicò un lungo? , ? lo interrruppi in tono perentorio, ?...… ?…. … !!! ?....> ?? . Lo guardai fisso e gli chiesi: ? ! ! ? ! . Lui corse al televisore perché era cominciato il secondo tempo della partita, io andai a rifarmi il caffè e lasciai che lui si godesse il match. Ormai si era fatto quasi l’ora di cena e stavo apparecchiando mentre lui era impegnato in una partita al computer. ? ? , ? ? ? ? . Eravamo a tavola e lui ricomincia con ...
    ... le domande. ? !. Dopo pranzo Paolo mi chiese: ? ben presto steso sulla chaise longue Paolo si era addormentato. Non so quanto tempo anch’io avessi dormito ma era tardo pomeriggio quando fui svegliato dai movimenti furtivi di Paolo che si distendeva al mio fianco. ? ! . . Allungò il braccio sul mio petto e le sue dita stringevano un mio capezzolo: ebbi un brivido, mi girai per guardarlo e vidi sul suo viso un sorriso complice; gli slargai le gambe e mi piazzai tra loro ora erano le mie mani ad accarezzare il suo petto, a scivolare sulle sue areole, a torturare con grazie i suoi capezzoli a sentirlo eccitarsi. La mia lingua scivolava, umida di saliva, sui suoi pettorali, si intratteneva nella peluria chiara e morbida che cresceva tra di essi, con dolce cattiveria ne afferravo alcuni tra le labbra cercando di strapparli mentre lui emetteva qualche gemito. Scendevo affondando la mia lingua nel suo ombelico, lo penetravo, la facevo roteare al suo interno i suoi continui contorcimenti mi invitavano a continuare, riempii di saliva il vuoto del suo bomborino e poi lo penetrai con il mignolo torcendolo, girandolo, spingendolo e stappandolo: . L’eccitazione gli faceva muovere scompostamente le gambe che mi colpivano i fianchi e la schiena; sapevo di dargli piacere e nello stesso anch’io ne godevo. Aveva il pene in erezione completamente dritto come un fuso sul suo pube, lo lubrificai con la saliva e cominciai lentamente a masturbarlo partendo dal suo glande fino alla radice: , per un ...