1. Mi sono innamorata


    Data: 04/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Sono un uomo, sposato, con figli, un ottimo lavoro, una buona carriera, una vita sessuale appagante, e quindi perché innamorata e non innamorato? il perché è semplice, sono gay, o meglio, sono un travestito da sempre, sin da giovanissima, adoro i maschi, e non passa giorno che non pensi a un bel cazzo, e si sono anche sposata con una bellissima donna, che chiaramente ha una montagna di amanti. Io quasi sempre, in casa sono en femme, e i miei figli, ormai grandi lo accettano e anzi, a volte mi dicono che sono più bella da donna che da uomo, e quindi vivo la mia vita da Paola, in modo meraviglioso, spesso la sera mi preparo per bene, e esco, e mi reco ad appuntamenti galanti, dove non sempre, ma spesso si finisce per andare a letto, e dove do il meglio di mè, soddisfando il partner di turno. Poi alcuni mesi fa, successe il fattaccio, mio figlio maggiore, ormai venticinquenne, portò a casa un suo amico di università, un bel maschio, atletico, alto, sensuale, e chiaramente mi avvisò per fare in modo che non fossi en femme, e appena lo vidi, mi mancò il fiato, era stupendo, lo avrei scopato li subito, su due piedi, ma chiaramente non feci trapelare nulla, o almeno credevo, Si presentò, Alberto, ci stringemmo la mano, e la sua stretta era forte, e mi trattenne per un attimo la mia mano e mi guardò intensamente negli occhi, mi sciolsi, poi per il resto della serata, chiaccherammo, e non perdevo l'attimo di guardarlo, e spesso il nostro sguardo si incrociava, e mi fissava con ...
    ... interesse, era pazzesco, ero bagnata, e non perdevo l'occasione di andare vicino, con la scusa di una bibita o altro, per sentire il suo odore di maschio, credo, che abbia capito subito, che cosa ero, comunque la serata volse al termine, e Alberto se ne andò, lo accompagnai alla porta con mio figlio, e poi in cortile a prendere la sua auto, e mentre mio figlio apriva il cancello, Alberto mi sussurrò, vai in bagno, dietro ai profumi di tua moglie troverai un bigliettino, col mio numero, chiamami troia. Rimasi di stucco, terrorizzata e felice allo stesso tempo, mi precipitai in bagno, e trovai il biglietto, e aperto vidi il suo numero, e una dedica, telefonami puttanella, che ti farò godere con i miei trenta centimetri di cazzo, socchiusi gli occhi e mi appoggiai al lavandino, accidenti che pazzo pensai. Il giorno dopo verso le dieci lo chiamai, mi rispose assonnato, e mi disse che da lì a poco mi avrebbe richiamato lui, il tempo di una doccia disse. Mi richiamò molto dopo, verso le 16, e io non capivo il perché, mi aveva detto tutto lui, ma capii col tempo che lui era il maschio dominante e io sarei stata solo la sua schiava sessuale, comunque, mi disse che se volevo, potevo raggiungerlo il giorno dopo a casa sua, che era libero, e se mi avesse fatto piacere, potevo prepararmi da lui, non capivo bene, e lo feci ripetere, ma non hai capito troia, che so tutto di tè? che ti travesti e che sei una vacca e pure cornuta, la gente parla sai', comunque domattina alle dieci e sbrigati. Il ...
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