Anna, quella più giovane - Racconti Erotici

Anna, quella più giovane

Penso sia stata una delle mie esperienze più vere, più sentite e ancora di più quella nella quale il mio trasporto ha raggiunto dei livelli pazzeschi.

Annarè così le piaceva essere chiamata anche se la sua cultura ed i suoi studi non accettavano questo modo di essere appellata! Era intelligente, perspicace, verace e... giovane davvero troppo giovane per me; la sua età? 25 anni rispetto ai miei 41! Devo confessare che non mi sarei mai aspettato quello che è successo tra di noi così come non pensavo davvero che avrebbe generato tanto dolore il nostro distacco, ma qui voglio raccontarvi solo uno dei tanti episodi in cui ci amammo, ci possedemmo, diventammo una sola anima anche se eravamo due corpi. Ho sempre dimostrato meno degli anni che ho e questo mi ha permesso di conoscere donne più giovani di me che all'inizio non si accorgevano della differenza fino a quando poi lo dichiaravo; nel caso di Anna fu un fulmine a ciel sereno, i nostri sguardi si incrociarono durante un meeting di lavoro e non riuscimmo più a distogliere il nostro sguardo l'uno dall'altro. La invitai a cena, parlammo per tutta la sera e dentro di me il desiderio non è mai diminiuito, costante per tutta la sera. La riaccompagnai e ci accordammo per rivederci il pomeriggio successivo per trascorrere un "pomeriggio di lavoro" fuori porta. Così facemmo e mi fece conoscere le meravigliose bellezze della costiera amalfitana e alla fine, stanchi della giornata lavorativa e non, decidemmo di rientrare solo che non ...

... l'accompagnai a casa ma la portai da me in albergo.

Fu una serie di sguardi tra di noi che ci fece andare spediti al punto, arrivammo in albergo, presi la chiave della camera matrimoniale uso singola (sempre in ogni trasferta), e ci precipitammo in stanza. Appena chiudemmo quella porta fu un turbinio di sensazioni che non riesco a descrivere bene, c'era un odore nell'aria meraviglioso, la sua saliva mi faceva sentire pieno di energia e ad ogni bacio la mia eccitazione cresceva sempre più; sentivo tutti i fremiti del suo corpo mentre la accarezzavo, mentre la baciavo, mentre lasciavo scivolare la mia lingua sul suo collo, il suo sapore, il modo in cui si contorceva mentre la prendevo dai capelli per esplorare il suo collo le sue orecchie, il suo seno... la mia voglia di farmi sentire era tanta, ma continuai a spogliarla mentre la baciavo,mentre la odoravo, le sfioravo con le labbra i seni, i capezzoli duri, i suoi fianchi...

Ero completamente perso e sentivo anche lei completamente andata, mi sussurrava delle frasi che a volte non capivo ma che interpretavo come per soddisfare ogni suo desiderio, ma all'improvviso la sentii esplorare, con le mani iniziò a spogliarmi e la sua avidità era troppo evidente!

Mi stese sul letto finì di sfilarmi i pantaloni, gli slip e si mise sopra di me e mi fissò negli occhi per un attimo, si avvicinò al mio orecchio dicendomi: "ora devi lasciarmi fare...". Ed è quello che feci, lo prese con forza in mano e lentamente appoggiando la punta ...