Luoghi oscuri
Data: 23/08/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: clara B, Fonte: RaccontiMilu
Mi guardo intorno, l�ambiente è buio, solo un grosso faro in lontananza illumina un enorme spazio vuoto. Ricorda un vecchio magazzino, uno di quei posti dove si costruiscono grossi aerei. Il pavimento sotto i miei piedi è liscio e freddo. L�unica cosa che sento sono i bracciali di pelle che mi bloccano i polsi, appiccicosi, che fanno resistenza contro la pelle nuda.Ho le dita delle mani intorpidite e ogni volta che le apro e le chiudo sento i bracciali sibilare e le catene tintinnare. Alzo la testa e vedo una grossa trave d�acciaio che corre lungo il soffitto; in mezzo penzola un gancio.è un po� che sono qui, comincio a sentire freddo. Il mio signore mi ha lasciato qui dicendo: �Non parlare, non emettere un fiato. Torno appena posso�; mi ha dato una carezza pesante sulla guancia, quasi a volermi togliere uno strato di pelle, e ho visto la sua schiena allontanarsi.Mi ha lasciata legata come l�uomo di Leonardo, braccia e gambe spalancate, completamente indifesa. In questa posizione, complice il buoi e il freddo che intorpidiscono, la mente vaga immaginando il momento in cui lui sarà qui.All�improvviso il silenzio pneumatico che mi avvolge s�interrompe; una musica lontana mi fa capire che qualcuno è arrivato. Da subito non riconosco la canzone. Mano a mano che la musica cresce il suono diventa più forte e chiaro; conosco questo pezzo, è un brano dei Portishead, un gruppo che ho scoperto quando ero giovanissima. Da quando ho incontrato il mio ...
... signore e padrone ho ricominciato ad ascoltarli, le sonorità cupe e melanconiche dell�album �Dummy� mi fanno pensare a lui; al mio signore che porta una maschera, che vive nella menzogna, che si rifiuta di vedere quello che per me è lampante.Sobbalzo. Una mano calda mi carezza la schiena. La sento scivolare lungo la colonna; è la mano del mio padrone, la riconoscerei ovunque. La sento calda sulla pelle fredda e il calore s�irradia dalle scapole all�incavo della schiena, scivolando come olio verso il basso ventre.Mentre comincio a perdermi in quella sensazione di sublime agonia, la sua mano sinistra mi si posa su una coscia. Mi sfiora solo con i polpastrelli, disegna dei cerchi e si arrampica verso l�alto. Quel semplice tocco delicato, lieve come una carezza mi penetra sotto la pelle, lo sento nella carne, fino alle ossa.P: �Mi aspettavi?�Lo aspettavo, non so quanto tempo fosse passato ma in un attimo non sento più il torpore alle mani, non percepisco il mio corpo; seguo solo la sua mano che vaga su di me.Sfiorandomi lieve scivola su una natica, descrive il contorno dell�anca e arriva sul monte di Venere; pregusto l�attesa di quando mi toccherà. Sono già completamente bagnata.All�improvviso si ferma e perdo il suo contatto. Intorno è buio, cerco di ascoltare cosa succede ma la musica mi confonde. Sento le sue mani vicino al mio viso; mi posa una benda sugli occhi e stringe alla base della nuca: �Adesso giochiamo un po��.Si stacca ancora, per un breve momento ma più ...