1. Manette.....


    Data: 05/11/2019, Categorie: Etero Autore: nikypoxpox

    ... le mutandine facendogliele cadere attorno alle caviglie. La fresca aria autunnale baciò la sua schiena. Le venne la pelle d�oca. Lo sentì strappare qualcosa che doveva essere un preservativo, lo sentì armeggiare con la cintura e i pantaloni. Lei strinse e serrò i muscoli della fica, convinta che sarebbe riuscita a non farsi scopare.�Smettila� ringhiò lui e la sculacciò, forte, il preservativo gli scappò dalle mani e volò verso di lei, atterrando a qualche centimetro dalla sua faccia.�Cazzo� grugnì lei sottovoce. Le dita di Franco le sfiorarono la fica già bagnata. Lui le afferrò una ciocca di capelli, le tirò la testa all�indietro e le diede un morso sul collo.�Sto per scoparti� le disse all�orecchio, poi le spinse di nuovo la testa giù, e la guancia di Roberta finì di nuovo contro il cofano della macchina. Poi la penetrò, veloce, forte e spietato. In un fugace momento di lucidità, Roberta immaginò come sarebbe apparsa la scena se un�altra macchina si fosse fermata dietro di loro. Forse sembrava che la stavano violentando. Gliene sarebbe importato a qualcuno? Lei era piegata sul cofano di una macchina della polizia e un poliziotto la stava scopando senza tanti complimenti. Questa era la fantasia che le passò per la testa. Il frastuono del traffico ...
    ... era coperto dai lamenti di Roberta, dal respiro veloce di Franco e dal rumore secco della pelle sulla pelle. �Stai per venire forte, signorina� sussurrò Franco, rallentando il ritmo e tirandole di nuovo i capelli.�Vieni adesso. Vieni per me.� E spinse di nuovo veloce e forte.E lei venne, venne come non faceva da un sacco di tempo, lanciando un urlo di piacere e di dolore, con le gambe che le tremavano e la fica che le pulsava, attraversata da onde dolci e lunghe. Lui era implacabile, la scopava forse più forte di prima. La teneva stretta per i fianchi, la punta delle dita dentro la carne di Roberta, e venne in un lamento. Poi si allontanò da lei velocemente, le strizzò una chiappa e la sculacciò dolcemente. Lei lo sentì armeggiare di nuovo con i vestiti. Lui si tirò su i boxer e i pantaloni e finalmente la girò verso di lui. La baciò forte sulle labbra, la girò di nuovo di spalle e le tolse le manette. Poi si allontanò da lei, di nuovo molto professionale. Roberta sentiva ancora il sangue rimbombarle nelle orecchie, il suo respiro assomigliava a un grugnito.�Roberta?� disse lui, girandosi e guardandola.�Sì?��Verrai lo stesso alle dieci?��C�&egrave bisogno di chiederlo?��Immagino di no� rispose lui sorridendo, bello da morire. �Ci vediamo più tardi.� 
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