1. Io, gli uomini e le donne... capitolo 1


    Data: 06/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Bicurioso23

    ... stragonfia dei suoi jeans.
    
    Mentre finivamo il nostro pranzo, lui proseguiva il racconto, adesso il ragazzo di Beatrice, le aveva alzato completamente la sottana e le aveva infilato uno o due dita nella vagina e con movimenti prima lenti e poi veloci, le aveva fatto accelerare il respiro, sino a farle emettere un gridolino. Era venuta anche lei.
    
    Mattia, dopo aver assistito a tutto questo, era tornato in camera, la fame era passata, ma in compenso gli era venuto un altro tipo di fame, quella di sesso!
    
    Il sole si era spostato, e noi pure, eravamo scesi in garage, c'era più fresco, e avevamo iniziato a giocare a carte, quando Mattia mi chiede se voglio provare a baciarlo, come avevano fatto Beatrice e il suo ragazzo, spiegandomi che lei le aveva fatto già vedere, anzi provare, qualche mese prima come si faceva.
    
    Io dico ok, proviamo.
    
    Siamo in piedi, in mezzo al vano auto, mia madre è tornata al lavoro, quindi l'auto non c'è più.
    
    Lui è più alto di me, trenta centimetri, siamo uno in fronte all'altro, mi prende le braccia, appena sopra il gomito, e mi tira verso di se, inclino la testa all'indietro, e in meno di un secondo mi trovo la sua lingua in bocca.
    
    Forse eravamo troppo impacciati, o forse lui troppa foga, dopo quindici secondi si stacca, così posso respirare.
    
    Lui mi dice - "Devi muovere la lingua anche tu!", ed io - "Ok! Non riuscivo, me la schiacciavi".
    
    Riproviamo, ma stavolta mi mette una mano dietro la testa, e con l'altra mi tocca una ...
    ... natica, la destra.
    
    Le nostre bocche sono una contro l'altra semi aperte, e quando si aprono, le due lingue iniziano ad intrecciarsi.
    
    Adesso è più lento e meno impetuoso.
    
    Sento il suo pene gonfio nei jeans contro la mia pancia, pure il mio è un pezzo di marmo, quando sposta la sua mano da dietro, a davanti, e nello stesso tempo mi abbassa pantaloncini e mutande, che finiscono sul pavimento.
    
    Inizia ad accarezzarlo lentamente, lo avvolge nella sua mano calda, lo stringe, ricordo di aver pensato esplodesse e inizia a far su e giù.
    
    Non capisco più niente, sposto le mie mani da dietro la sua schiena alla sua pancia, trovo il bottone dei jeans, lo slaccio, abbasso la cerniera e con due dita gli sfilo le mutande, il suo cazzo mi sbatte sulla pancia.
    
    Lo prendo in mano.
    
    Era bollente, pulsava, duro come un diamante, e mentre io iniziavo il su e giù, lui sposta la mano di nuovo dietro, e una volta nel mezzo, con il dito medio, percorre la strada fra le natiche sino all'ano.
    
    E piano piano, sentivo il suo dito, che mi sembrava enorme, penetrarmi.
    
    Dopo circa cinque minuti, o forse più, ci siamo staccati. Mi faceva male la mandibola, e a essere sinceri, il bacio non mi era piaciuto, ma esser posseduto si.
    
    Fu l'unica volta che ci baciammo.
    
    Adesso eravamo a un metro di distanza, e quando lo vidi, dritto, puntare verso di me, mi resi conto di quanto fosse grande ed esclamai - "Che bel cazzo grosso che hai!", e lui - "E tu hai un bel culo!".
    
    Dopo un pò, Mattia si ...