1. Ritorno


    Data: 04/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Rombo72, Fonte: Annunci69

    Ho vinto la bambolina, il mio capo mi ha rifilato un’intera settimana di riunioni alla sede centrale a tre ore di aereo da casa.
    
    Mi sono sorbito una settimana tra albergo e ufficio, parlando continuamente una lingua che non è la mia e, nelle pause, dovendomi pure sforzare di fare conversazione con i colleghi di mezzo mondo.
    
    Per carità, in fondo è sempre meglio che lavorare sul serio e poi, a me stesso lo posso dire senza falsa modestia, sono proprio bravo in quello che faccio: sapere la lingua locale, oltre all’inglese d’ordinanza e conoscere la città per esserci già stato mi hanno reso l’elemento di spicco nel gruppo, il che, unito al fatto che ho ricevuto più di qualche complimento non solo di circostanza, costituisce un bel massaggio dell’ego.
    
    Adesso però viene il peggio: taxi, aeroporto, controlli, tempo perso in attesa dell’aereo… che culo quella hostess… finalmente apre il gate.
    
    Ah, però! Sono in aereo con la tettona mora, vabbè se dovesse cadere saprei dove fiondarmi per morire contento; maledizione, si sono intasati tutti nel corridoio per salire che è sotto il sole e nulla può l’aria condizionata; il fidanzato della tettona mi guarda e, ridendo, mi chiede come mai non entro nel corridoio, sorrido e gli rispondo un “troppo caldo” nella sua lingua e intanto penso: “ma fatti i cazzi tuoi, hai una donna con due pere epocali e invece di stare a toccargliele fai il brillantone con me… perle ai porci!”
    
    Un quarto d’ora di sauna, entro in aereo, mi siedo, ...
    ... decollo, ronzio, adesso mi metto a leggere, ronzio, tiro fuori il libro, lo apro, sbadiglio e, come mi capita di solito in aereo, parto per il mondo dei sogni, mi sveglio, ronzio, porc… manca ancora più di un’ora, leggo, guardo le gambe della hostess, rileggo, ronzio, immagino di ingropparla, ronzio,torno a leggere, ronzio, annuncio dell’atterraggio, momento magico in cui vedo la mia città dall’alto e pregusto il rientro a casa.
    
    Atterraggio, solite scene di parapiglia all’apertura delle cappelliere, autobus e finalmente uscita.
    
    Grazie al cielo sulla porta trovo Lucia, la bacio e l’abbraccio, quasi quasi mi sento in colpa per i pensieri peccaminosi sulle altre, e apprezzo le sue labbra lisce e morbide, il suo corpo tornito che aderisce al mio premendomi il seno alla bocca dello stomaco, il suo profumo.
    
    “Hai portato tutto?”
    
    “Sì”
    
    “Andiamo, altrimenti scade il parcheggio”
    
    Il programma era di andare al mare direttamente dall’aeroporto e così stiamo facendo, anche se il mio testosterone mi invita a fare ben altro, in fondo i bagni non sono lontani.
    
    Al mare per quest’estate abbiamo affittato un appartamentino sulla spiaggia dove Lucia ha passato con la sua amica Sara la settimana che io ho passato all’estero.
    
    In auto mi rilasso, sciolgo la cravatta e racconto dei miei successi, lei commenta un “lo sapevo di aver scelto il migliore quella volta” non del tutto ironico che mi manda al settimo cielo.
    
    Quando arriviamo al mare è ormai pomeriggio inoltrato e sono ...
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