1. Quella strana notte


    Data: 07/11/2019, Categorie: Etero Autore: EroTiBaCo, Fonte: RaccontiMilu

    ... interrogati. Forse anche lei si chiedeva cosa stesse effettivamente facendo. Che cosa stessimo effettivamente facendo.Ad un certo punto ci fermammo. Non ci rendevamo conto di dove eravamo finiti. O meglio, lei che era del posto, non sapeva bene in che via ci trovassimo. Nel guardarsi intorno si avvinghiò quasi a me...muovendo il suo viso ad un soffio dal mio. Lo mosse a destra, poi a sinistra. Poi mi guardò dritta negli occhi. Un ricciolo della sua folta criniera cadde sul naso con fare suadente e sexy.Non resistetti, allungai il viso quel poco che era necessario e la baciai. Un bacio delicato...seguito da un bacio affamato. Profondo. La sua bocca si schiuse a me. Calda, bagnata di saliva. Le nostre lingue scorsero l'una sull'altra mentre le mie braccia si avvinghiavano a lei e la stringevano forte. In un attimo ci trovammo a baciarci affannosamente l'uno a cercare ogni cm di pelle dell'altro.Era una sensazione strana. Sapere di stare sbagliando. Di fare qualcosa di grave. Qualcosa però che stava facendo impazzire ogni cellula del mio corpo.Strinsi la sua testa, infilando la mia mano in quella folta chioma nera. Baciai e leccai le sue guance, succhiai il suo piccolo mento in bocca. Volevo mangiarle il viso. Il suo ansimare faceva crescere esponenzialmente il mio desiderio. La spinsi contro il muro e l'iniziai a toccarla dappertutto. La mia mano scorreva tra le cosce, sulle calze che indossava e sotto la gonna. Arrivai a sentire le sue mutande già umide di piacere. Non feci ...
    ... in tempo a sfiorarle che già le sue mani si erano fatte strada nei mie pantaloni, sul mio membro durissimo.Mentre lei appoggiava una gamba su un cordolo vicino al muro, per facilitarmi l'operazione, riuscii a conquistare le sue mutandine. Nel suo fiore caldo, bollente. Passai un dito sulle labbra che si aprirono quasi subito rivelando alle mie dita i suoi caldi umori. Stava colando di voglia e piacere.Iniziai a muovere il medio dentro e fuori quel piccolo e caldo antro, interrompendo ogni tanto per martorizzare la clitoride durissima e gonfia. La sua mano aveva nel frattempo saldamente stretto il mio membro durissimo in una forte presa. Iniziammo a masturbarci con foga. Lì, in quel vicolo. A pensarci sembra assurdo e da stupidi...ma eravamo eccitatissimi e fuori ogni controllo.Lei ansimava al mio orecchio. Ogni mio gesto sul suo sesso le provocava scariche di piacere che cercava di soffocare. La sua mano nel frattempo mi stava facendo una delle migliori seghe che mi fossero mai state fatte. Continuammo così per alcuni minuti; ogni tanto le nostre bocche si trovavano e le nostre lingue si scioglievano e fondevano l�una nell�altra. Infine lei tirò un sospiro più lungo, stringendosi a me con forza. Venne.Ci ricomponemmo, lei soddisfatta, io ancora più eccitato mi leccai via il suo piacere dalle dita. Lei mi confessò poi che questa scena la eccitò da pazzi. Si accorse quindi che le calze erano rotte. "Cavoli sono rotte. Ora non posso andarci in giro". Mi scusai dell'accaduto. "Non ...
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