Quella strana notte
Data: 07/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: EroTiBaCo
... ricominciammo a baciarci con ancor più passione di prima. Nel frattempo il mio sesso era penetrato nella sua voragine bollente e vogliosa.Staccandosi dalla mia bocca mi strinse la testa, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e lo leccò mordicchiandolo. "Dai, vieni, esplodi per me. Lo so, la sento la tua voglia...."Non me lo feci ripetere, aumentai il ritmo come un forsennato "Fuori, vienimi addosso" mi disse, quasi allarmata. Capii che fosse rischioso farcire il suo sesso del mio seme. Continuai per qualche minuto, tra i suoi gemiti, a penetrarla con forza. Infine mi ritrassi e segandolo feci finalmente schizzare di voglia il mio cazzo gonfissimo. Lunghi fiotti di seme ricoprirono il suo seno, la sua pancia e infine il pelo rasato del suo sesso.Mi lasciai andare all'indietro. Sfinito. Lei rimase distesa qualche secondo. In quel silenzio irreale ci ritrovavamo entrambi a fissare il soffitto. Infine le passai dei fazzolettini con cui pulirsi. Lei si alzò, ancheggiando si diresse verso il bagno. Si fermò al lato del letto e, porgendomi il suo bel sedere, mi guardò con sorriso compiaciuto. "Sei davvero un porco..." rimanendo lì qualche secondo. Mi scappò un sorriso anche a me. Nessuna parola. D'altra parte il suo era un complimento. Amava il mio lato erotico. E me lo stava dimostrando con quelle parole. Si andò a fare una doccia. Io rimasi lì a fissare il soffitto, a cercar di razionalizzare quel che era successo.Al suo ritorno ci stendemmo sul letto insieme , vestiti ...
... alla meno peggio, e ci addormentammo. Dormimmo circa un'oretta poi ci risvegliammo...mi risvegliai. Lei mi stava guardando dormire, il suo sorriso i suoi occhi luminosi su di me...la baciai, le nostre mani ricominciarono a correre l'uno sul corpo dell'altro. Le nostre mani sui rispettivi sessi. Iniziammo a masturbarci vicendevolmente. Io in ginocchio sul letto, lei stesa e a gambe aperte. Le sue dita lunghe e sottili avvolgevano il mio cazzo già durissimo e lo carezzavano. Un movimento preciso, su e giù, su e giù. I bracciali che portava sobbalzavano in una miriade di rumori metallici molto sexy.Le mie dita carezzavano la clitoride, spingendola a destra e sinistra, la pizzicavano. Ogni tanto le lasciavo scorrere dentro di lei per bagnarsi dei suoi copiosi umori, poi, scivolavo di nuovo fuori, sul grilletto durissimo e lo martoriavano, sfregandolo e pizzicandolo.Aumentammo in sincrono il ritmo, eccitandoci i sessi con sempre più gemiti di piacere. La sua mano scorreva delicata e decisa su tutta la mia asta di carne durissima. Infine raggiugemmo il culmine ed il piacere: lei si contorse su se stessa, stringendomi la mano in una presa strettissima mentre io piegai testa e schiena in avanti. In un ansimare deciso venni copioso anche più della volta prima.Mi accasciai vicino a lei ci baciammo di nuovo. Infine si fece l'ora per me di partire. Lasciai a lei la chiave per uscire (come dicevo, la locanda era vuota). Chiamai il mio taxi per l'aeroporto e alle 7 presi il mio volo. ...