1. La fattoria 2


    Data: 08/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Siculoabg, Fonte: EroticiRacconti

    Il mattino successivo scesi più tardi del solito e la zia, mentre preparava la colazione, mi disse che doveva partire per andare da sua sorella perché non stava bene. Insomma io e mio zio c’è la dovevamo cavare da soli. Risposi che non c’erano problemi, e che avrei pensato io alla casa e al cucinare. Andai nella stalla dove mio zio lavorava e appena mi vide non disse nulla, continuò a lavorare senza nemmeno salutarmi. Io ci rimasi davvero male, ma mi misi a svolgere comunque le mie mansioni. Verso le dieci andai a salutare mia zia che si raccomandò di fare tutto bene, poi entrai in casa per preparare il pranzo. Ho sempre saputo cucinare bene, la nonna mi aveva insegnato, così preparai un buon pranzetto e alle 12.00 lo chiamai avvisandolo che era quasi pronto. Lui arrivo subito, ma andò in bagnò, si lavò, e poco dopo entrò in cucina. Senza dire niente si sedette, mangiò in fretta e mi disse, a metà tra il furibondo e l’imbarazzato: “ieri sera non è successo niente ok?”. Io annuii, poi abbassai la testa e silenziosamente continuai a mangiare. Mio zio finito di mangiare si alzò, salì in camera e si chiuse dentro. Io lavai tutto, poi salii anch’io. C’era un caldo infernale perciò abbassai le tapparelle: in penombra era più fresco; mi spogliai, mi gettai sul letto e mi addormentai. Mi svegliò mio zio quando ormai era sera. Subito scesi in cucina e trovai la cena pronta perciò mi scusai, ma lui in risposta rise dicendo che non era successo nulla. Mangiammo, poi mio zio come tutte ...
    ... le sere si mise sotto il portico a fumare. Io invece mi misi a riordinare e rassettare, e finito ciò uscii fuori e mi sedetti sui gradini. Mio zio parlò della bella serata, ma vedevo che girava il collo come se gli dolesse. Chiesi quindi cosa avesse, e in risposta lui mi disse che era stanco, e il mal di collo era dovuto al duro lavorare della giornata. Gli proposi allora un bel massaggio, spiegandogli che ero bravo e di fidarsi. Inizialmente fù scettico, ma poi accettò. Ci spostammo in camera sua, dove si tolse la camicia e pantaloni e rimase in mutande. Quindi si sdraiò sul letto. Aveva un corpo da favola. Cominciai ad ungermi le mani con dell’olio d’oliva e iniziai il massaggio: prima il collo, poi la schiena sino agli slip. Lui disse che ero bravo e che sarebbe rimasto li per ore. Scesi allora a massaggiare le gambe sino ai piedi, belli grandi, quindi massaggiai le dita anche tra le fessure. Io ero eccitatissimo, ma essendo girato di schiena mio zio non poteva vedermi. Avevo il cuore in gola, e dopo mezz’ora di massaggio da dietro lo feci girare a pancia in su. Iniziai dai piedi, risalii le gambe e, cazzo, era eccitato anche lui e si vedeva parecchio. Il cazzo usciva dagli slip ed era bloccato solo dall’elastico. Continuai il massaggio, risalendo agli addominali e involontariamente sfiorai la cappella: era bella lucida, umida, e aveva la classica gocciolina di presperma. Mi misi a cavalcioni, modi smorzacandela (avevo però i pantaloncini), per massaggiare i pettorali. Mio ...
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