1. La fattoria 2


    Data: 08/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Siculoabg, Fonte: EroticiRacconti

    ... zio stava in silenzio, con gli occhi chiusi. Nel massaggiare i pettorali strusciavo il mio culo sul suo cazzo. Mi tolsi da sopra e continuai il massaggio in modo contrario. Arrivato agli addominali, facendomi coraggio continuai senza dire niente e gli abbassai gli slip. Nessuna risposta da parte dello zio, il che mi fece capire che apprezzava ciò che stavo per fare. Mi unsi allora le mani con l’olio d’oliva e presi il cazzo in mano: bello, maestoso, nodoso, grosso e cominciai a fargli una lenta sega. Arrivai alle palle, grosse e pelose, e lui allargò le gambe per facilitarmi le cose. Lo massaggiai sino ad arrivare al buco del culo, poi presi in mano il cazzo, mi abbassai e con la lingua leccai la cappella, la inglobai tutta, cominciai a leccarla, a succhiarla, e mio zio mi guardava, si mordeva le labbra. Era in estasi. Leccai bene tutta l’asta, partendo dalla punta e scendendo fino alle palle. Poi risalii e giunto in punta mi rimisi il cazzo in bocca cercai di introdurlo tutto, ma non ci riuscivo: era troppo lungo, troppo grosso e quasi soffocavo! Lo zio appoggiò una mano sulla mia testa e fece pressione in modo da spingermi a farlo entrare tutto. Nel frattempo mi levai i pantaloncini e con l’olio mi unsi il buchetto del culo e lo preparai penetrandomi con le dita. Andai avanti parecchi minuti in questo modo, poi mi rimisi sopra di lui, a smorzacandela, e preso il suo cazzo lo puntai al mio buco e flop, mi impalai tutto. Entrò, e non provai nessun dolore, solo piacere. Mio ...
    ... zio, da fermo che era, cominciò a muoversi, fottendomi. Ma il gioco lo guidavo io, salendo e scendendo su quel maestoso palo con un’abilità che non credevo di avere. Sempre con il cazzo piantato nel culo lui mi sollevò di peso, e cominciò a fottermi stavolta da in piedi. Ero in estasi, lui era meraviglioso, mi sbatteva in modo selvaggio con forza. Sentivo il suo cazzo sfiorare le mie viscere, toccare le pareti del mio intestino. Mi mise a pecorina e continuò a scoparmi. Credevo che prima facesse forte, ma non avevo ancora visto nulla. Sarà stata la posizione favorevole, o il mio sfintere ormai allenato e slabbrato, fatto sta che l’intensità aumentò ancora, e ancora, e ancora. Non ragionavo più, provavo dentro di me piaceri che mai più nella mia vita ho provato. Il piacere mi annebbiava la mente, ero un manichino nelle sue mani. Volevo godere, volevo essere sbattuto da lui in ogni modo e posizione, con tutta la forza che aveva. Volevo urlare di goduria, perdere totalmente il controllo. Mi sentivo pieno di lui e subito senza toccarmi esplosi in un copioso orgasmo. Le contrazioni del mio sborrare lo eccitarono ancora di più, e sentii il suo cazzo ingrossarsi e iniziare a pulsare: ci siamo, di li a poco mi avrebbe inondato di sborra. Non mi deluse, e difatti sborrò una quantità incredibile di sperma dentro il mio culo, e senza uscire da me si accasciò sul mio corpo. Si addormetò, sfinito, con ancora il cazzo semi eretto dentro di me. Delicatamente lo spostai, e andai in doccia per ...