1. Un gita in montagna (2)


    Data: 08/11/2019, Categorie: Incesti Autore: Atom, Fonte: EroticiRacconti

    ... disponibile, visto che la pizza era arrivata in tavola da poco iniziò il delirio. Corsi in camera loro arrapato come una iena ed arpí il loro armadio e cercai magliette pulite di barbara con cui mi masturbo selvaggiamente e con cui ci fregano il cazzo. Poi passai al livello successivo giubbotti e felpe, ci infilai il cazzo dentro piú volte continuando a masturbarmi ed i filandoci le palle dentro, mi misi addosso una sua felpa senza zip e mi massaggiai le palle di gusto. Poi toccò ai cappellini e ai foulard, me li misi in testa e li annusai, si poteva e a sentire il suo odore fortissimo che mi fece arrapare ancora di piú. Toccò poi ai pantaloni, jeans e leggins. mi masturbai un sacco nei due buchi dove sbucavano poi le caviglie, una goduria unica, un porcata assurda, ed intanto pensavo intensamente a lei annusando le magliatte ei cappelli mentre le scopavo tutti i pantaloni. Ora...tocca ai reggiseni....cazzo...il sol pensiero mi faceva venire.... dovevo controllarmi. Li lasciai un attimo da parte e ripresi a masturbarmi con una sua maglietta addosso il suo cappello sul mio naso il suo pantalone che veniva scopato ed una sua cannottiera con cui mi massagiavo ogni tanto le palle e mi infilavo un pò nel culo. Ero pronto per i reggiseni... Ne tirai fuori dall'armadio uno bianco di pizzo delle Tezzenis iniziai a segarmici a stento....ero al settimo cielo con una tetta massagiavo le palle e con una mi ci segavo, cazzo che goduria, porca troia stavo quasi per sborrarci addosso. ...
    ... Passai prima di andare in bagno in corridoio dove c'erano tutte le scarpe...vidi dei tacchi a spillo neri ed iniziai a mettermeli sulle palle e dopo mi segai con uno mentre annusavo l'altro, figa che goduria, aveva dei piedi profumatissimi le scarpe non puzzavano, tranne quelle Nike rosa che usava per andar in palestra che annusai subito dopo, una goduria unica, la mia capella che sfrega dentro la scarpa, quell'odore di sudore, le seghe con le suole esterne, in mio cazzo fra i lacci e le mie palle penzolanti nella scarpa... Avevo il cazzo di MARMO ormai e decisi di avvicinarmi al bagno, apri la porta e trovai, Il suo accappatoio, panni sporchi di ogni tipo le sue infradito e le sue spazzole per i capelli. Mi spogliai nudo e chiusi la porta a chiave. Mi misi il suo accappatoio, le sue mutande verdi usate e il suo reggiseno nero addosso mi masturbai godendo come un bastardo e infilai il cazzo ovunque per almeno 15 minuti, ero al settimo cielo, davvero!, Non capivo piú un cazzo! Mentre mi stavo masturbando con delle calze di pizzo rosa sentii dei passi lenti di tacchi venire dal coreidai, mia mamma no aveva i tacchi quella sera quindi, non poteva essere lei. Aumentai il ritmo e sentii la sua voce arrapantissima e calda che diceva "Gabri...scusa se interrompo... Ed io mi segavo fortissimo sulle sue mutande verdi "La pizza è fredda e noi abbiamo finito di mangiare...te la scaldo ora o più tardi?" Ed io risposi con un fil di voce "Mettila dentro ora... grazie" "Ok...te la metto tutta ...