1. Mercedes, la dea del peccato.


    Data: 04/11/2017, Categorie: Sensazioni Trans Autore: Stephan Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... certo ricorderanno che sono stato cresciuto da una balia trans, Tiffany, che era una cara amica dei miei genitori e per me era stata come una seconda mamma. Ho dei ricordi molto belli di Tiffany. Ormai non la vedevo da anni, ma conoscere Mercedes e poi farci l�amore mi aveva dato una strana sensazione, quasi come essere ritornato indietro nel tempo; Mercedes aveva lo stesso odore di Tiffany, e un�altra cosa che avevano in comune era la pelle. Toccando il corpo di Mercedes, per esempio le gambe, avevo avuto la stessa sensazione che avevo provato in passato con Tiffany; non era liscia come seta, come la pelle delle donne, ma porosa come quella degli uomini. In ogni modo quando vidi Mercedes scattò subito un gioco di seduzione; io le andavo dietro e lei lo sapeva, e il fatto che la seguissi le doveva piacere molto, perché ogni tanto si girava a guardare se c�ero ancora, e mi sorrideva. Un sorriso di complicità, come a dire: �lo so che mi vuoi. Cosa aspetti? Prendimi, sono tua�. Quel gioco me lo aveva fatto diventare durissimo. Lei ad un certo punto si &egrave fermata per lasciare che il suo cagnolino facesse i suoi bisogni, e così ebbi modo di raggiungerla e mi fermai accanto a lei. Dio, quanto era bella! Con quelle tette alla merc&egrave di tutti, e io che avrei voluto succhiarle, prenderle con le mani, stringerle, sbatterci il cazzo in mezzo. �Ciao� fece lei. �Ciao� risposi, e non sapevo cos�altro aggiungere. L�eccitazione mi aveva stretto la gola impedendomi di parlare. ...
    ... "Cosa cerchi?" mi domandò, e in principio non capii la domanda. In verità non cercavo niente, ma quella domanda che mi aveva posto aveva un significato specifico. O almeno lo aveva per chi faceva il suo lavoro. Insomma, voleva sapere semplicemente quale parte del corpo di lei volevo, se solo la bocca oppure tutto il resto. E in base a quello che avrei risposto mi avrebbe detto il prezzo. "Io in verità non so..." risposi goffamente. Era così bella che non riuscivo neppure a parlare, e allora lei scoppiò a ridere. "Povero tesoro. &egrave la prima volta, vero?". "La prima volta di cosa?". "Che vai con una puttana" rispose lei senza troppi giri di parole. "Io... non sapevo che eri una...". "Puttana? E secondo te me ne andavo in giro con le poppe di fuori se non ero una puttana, tesoro?" e scoppiò di nuovo a ridere. "Mi sei molto simpatico. Ti faccio un prezzo di favore. Settanta e puoi avermi tutta. Anche questo" e allora si tirò su la gonna di pelle mostrandomi il suo enorme palo, che non era in erezione e comunque era enorme, quindi figuratevi quando era in tiro. E aveva anche un bel paio di coglioni grossi come quelli di un toro. Mi venne da pensare a quanta potenza sessuale potesse sprigionare un affare del genere. Ma subito lo ricoprì per non dare troppo spettacolo. Già bastavano le sue tette al vento, se poi metteva anche a nudo la sua attrezzatura di sotto andava a finire che qualcuno avrebbe chiamato la polizia. "E allora? Cosa ne dici? Ti va di venire a divertirti da me?". ...