1. Tra i cipressi


    Data: 10/11/2019, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Nora, Fonte: RaccontiMilu

    ... mettendo al mondo due splendidi ragazzi, ma anche i dolori della malattia, feroce e fulminea, che la portò via a quarant'anni ancora da compiere. Nei cinque anni dalla sua morte l'uomo ha avuto qualche timida storia, ma il ricordo di lei &egrave sempre troppo forte e presente, non le permette di lasciarsi andare come dovrebbe, come vorrebbe. Fissa la foto, indugia su quel volto luminoso e ripensa alla donna che si &egrave appena allontanata. Dalle prime volte che la incontrò le ricordò subito la moglie, la versione giovane, allegra e spensierata, quella della loro giovinezza, non certo quella degli ultimi anni, consumata e devastata dalla malattia. E sebbene non fosse avvezzo a frequentare il cimitero, iniziò a presentarsi al sabato pomeriggio, solo per poterla guardare anche di sfuggita per pochissimi istanti. Questo non lo rendeva certo orgoglioso, anzi, sentiva spesso il peso di uno fastidioso rimorso: il fatto di essere là più per l'incontro con la fresca bellezza della viva piuttosto che per il freddo ricordo della morta.Con questi pensieri pesanti sul cuore si allontana dalla lapide. Mentre sta per imboccare il sentiero, nota la borsa della donna ancora posata vicino alla tomba del marito, dove l'aveva lasciata appena arrivata. La afferra e si affretta verso la direzione dell'uscita. La cerca con lo sguardo ma non la vede apparire all'orizzonte. Affretta il passo nonostante il caldo afoso. Il cimitero &egrave immerso nel silenzio, pochissime persone fra i labirinti di ...
    ... lapidi. L'uomo arriva con passo svelto fino al grande ingresso dove finalmente assapora il fresco ristoratore dell'ombra sotto i grandi archi. Vede arrivare la donna con volto preoccupato, trafelata. Si guardano da lontano, lui le mostra la borsa e lei lo raggiunge con aria sollevata."Grazie... &egrave stato davvero gentile, speravo non l'avesse presa nessuno""C'ero solo io, almeno le ho risparmiato il viaggio fino a su...".Le porge la borsa, lei la afferra per il manico, le loro mani si sfiorano per un lungo istante. Rimangono in silenzio a guardarsi."Posso accompagnarla alla macchina?" l'uomo si fa audace cercando di rompere l'imbarazzo."In realtà io abito proprio qui vicino... Proprio qui dietro." lei lo osserva da vicino, per la prima volta: &egrave davvero un uomo affascinante, molto bello, il suo sguardo &egrave dolce e amorevole, quasi fanciullesco. Si affretta ad aggiungere con un timido sorriso: "Mi fa piacere se mi accompagna per un pezzo di strada"Si trovano a camminare, l'uno a fianco all'altra, in un silenzio rassicurante, senza imbarazzo, come si conoscessero da sempre. Arrivano al portone, la donna sale sull'alto scalino e arriva quasi a guardare l'uomo negli occhi."Grazie per la compagnia... ehm..." tende la mano per stringere la sua in segno di saluto, ma si ferma a guardarlo negli occhi con aria smarrita. Lui afferra con impeto la sua mano, la stringe con entrambe le mani."Giulio, mi chiamo Giulio...""Piacere, io mi chiamo Paola" gli sorride tenendo la mano ...