C'è traffico anche oggi - parte1
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ilnomenonconta
C’è traffico anche oggi, come al solito, sul raccordo autostradale per la Città di F.
E come al solito piove. Una pioggia sottile ed inutile che fa vibrare il tergicristallo nel suo ritmico scendere e salire, pur se alla minima velocità.
Ingmar guida piano, prudente, metodico. Ha guanti aderenti di pelle nera, con dita sottili. Sposta la leva del cambio, la sua mano destra compie traiettorie geometriche agendo con fermezza e pressione calcolata sul pomello rivestito in pelle, nera. Un po’ consumata ormai.
La noia della strada sempre dritta e il pensiero di quello che sta andando a fare gli hanno provocato una forte erezione, come dimostra il rigonfiamento suoi sui jeans, anch’essi neri.
Pizzicando coi denti la punta del dito medio, si sfila il guanto della mano destra, ormai inutile, essendosi il traffico fatto più scorrevole, e lo ripone sul sedile del passeggero. Quindi si adopera per abbassare la zip dei pantaloni.
Non slaccia la cintura, abbassa giusto l’elastico dei boxer sotto I testicoli, quanto basta per estrarre completamente il pene.
Inizia a masturbarsi con movimenti lenti e premendo a fondo verso la base del pene. Gli piace lo strusciare doloroso sulla cerniera aperta, preme forte e secco per schiacciarsi i testicoli sull’elastico dei boxer, tirandosi dei leggeri pugni.
Quella mattina l’ha contattato una cliente con un laconico sms: “ore 15.30, Via Rubattino 26, Città di F. suonare Collegni”
Da due anni effettua cumnilingus a domicilio ...
... a donne sole. L’annuncio pubblicato sul sito d’incontri recita:
“Usatemi la bocca per godere. Qualsiasi età, qualsiasi condizione, qualsiasi desiderio o fantasia orale/masturbatoria. No penetrazione. Garanzia di orgasmo, soddisfatte o rimborsate.”
Nella sua testa si affollano le immagini delle donne alle quali ha leccato la figa.
Cosce grasse, labbra sgocciolanti succo, peli scuri su pelle latte. Vulve sporgenti, pelle olivastra canina, gambe ossute. Pubi gentili, riccioli ordinati, pelle da ragazza. Odore di miele e noci, odore di spinaci cotti, di pane, odore di aringa, di formaggio, di urina, di deodorante, di detergente intimo, di lubrificante.
Ombelichi, il sudore tra i seni, qualche aureola di notevole misura, raramente dei visi. Ani: ani piccoli e morbidi, lisci o grinzosi, ani arrossati, grossi, ani infossati nell’adipe o prolassati.
Tra tutti i ricordi c’è n’è uno che lo stimola particolarmente e che lo aiuta a venire presto, quasi a comando. Sempre quello.
Aveva da poco iniziato la sua carriera, la cliente con la quale stava praticando era una ragazzona bionda, decisamente sovrappeso. Gli chiese di sdraiarsi sul letto e stare fermo, si accosciò sulla sua testa, iniziò a masturbarsi a pochi millimetri dal suo naso e dopo poco, senza smettere di toccarsi, gli urinò sulla faccia, in bocca, nel naso. Poi gli crollò sopra, presa presto dal principio di un orgasmo nervoso, convulso. Mentre si strofinava con violenza sul suo viso, lui asfissiava semi ...