1. days:hours:minutes - La versione di Marla


    Data: 12/11/2019, Categorie: Masturbazione Maturo Comici Autore: gimbogym, Fonte: xHamster

    ... culo sempre bello grande e all'infuori e le gambe affusolate. Oddio, Marla come ti piacevi. Del fisico di allora mi son rimaste sicuramente le mani forti, nerborute e rovinate dalle cesoie che usavo tutto il tempo. So che non sono bellissime. Le sta guardando. Le porto sui fianchi. Piano le faccio scivolar sul ventre. una la mando lentamente sù a palpare un seno mentre l'altro viene sollevato dall'avambraccio. L'altra mano è scesa affondando le dita nel pelo folto. Lo vuole tanto anche lui. A questo punto, penso, chissà da quanto. Gli si legge in faccia. Dall'espressione sorpresa e magari forse anche un po' terrorizzata. Forse non mi ignorava quanto dava a vedere. L'ha preso in mano. Dovrebbe significare che non ha più voglia di aspettare o che invece la voglia in realtà gli sta passando? Salto sul letto a cavalcioni su di lui. Gocciolo tutta tra le gambe divaricate e visto che in pratica già sto per venire, prima di infilarlo dentro, rompo il silenzio e gli dico senza pesare le parole "Durerà poco, ma alla fine avrai quello che ti sei meritato."La prima volta che venni con un uomo, parecchi anni fa, mi vergognai parecchio. Perchè venni subito. Tre, massimo, quattro penetrazioni, toccai il culmine, fisicamente molto piacevole e intenso, e basta, scoppiai a piangere. Avevo ventiquattro anni ed era la prima volta che avevo un rapporto sessuale. Prima era stato tutto un gran masturbarmi. Avevo una cara amica, e non ci toccavamo l'un l'altra. Ci mettevamo l'una accanto ...
    ... all'altra e ognuno faceva per se. E' strano? Lo pensavo e lo penso anch'io. Io avrei tanto voluto toccarla ma lei me lo proibiva, minacciandomi che altrimenti non ci saremmo viste più. E, certo, avrei tanto voluto essere toccata ma io, molto attaccata alla sua compagnia, mi dicevo "Marla, zitta e ubbidisci". Poi lei trovò il suo uomo quando ormai non ci sperava più. Diciamo che non era bellissima, ma aveva una gran personalità e questa evidentemente bastò. Non l'ho più vista ne sentita da qualche giorno dopo il suo fidanzamento. Cominciò a tirarmi per le lunghe anche solo per prendere un caffè insieme finchè capii che non voleva più frequentarmi. La odiai per un bel po'. Poi accettai la sua decisione e cominciai semplicemente a ricordarla con affetto. Dicevo? Il mio primo rapporto. Era il periodo in cui ero ancora incazzata con la mia amica del cuore. Mi toccavo appena ne avevo la possibilità ancora immaginando che lei stesse facendo lo stesso al mio fianco. Cominciai ad avere la voglia forte di un contatto, che ricercai contro ogni tipo di superficie e arredo e attrezzo che mi capitava sotto gli occhi. Finchè non rischiai di farmi male seriamente mentre cercavo di soddisfarmi su un pomello della pediera del letto, quando un piede perse aderenza e scivolando rischiai letteramente di squartarmi. Dissi basta. Accettai il primo invito a cena che mi porsero. Era un cliente della ferramenta in cui lavoravo tutti i pomeriggi. Gli piacevano, diceva, i modi rudi che usavo con i clienti. ...
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