1. Superflue scusanti


    Data: 12/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... baciato, perché quello &egrave stato un bacio dolce, tenero e lungo, iniziato per tapparmi la bocca, dato che ho percepito le tue labbra morbide cercare le mie, trovarle e morderle leggermente. Io le ho dischiuse, ho lasciato che la mia lingua cercasse la tua e insieme iniziasse una danza, un�intima sintonia da cui il mondo era completamente escluso, in seguito ti sei fermato e m�hai guardato, successivamente un sorriso afflitto e triste ha illuminato i tuoi occhi, perché neppure gli occhiali che indossavi hanno potuto mascherare quello che soltanto io non ho voluto vedere.Dopo sono tornata in albergo confusa, però felice e positiva per una notte romantica appena accennata, che desideravo vivere dal primo giorno in cui la tua vita ha incrociato la mia. Io ho dormito pochissimo, quasi nulla, perché il primo pensiero sei stato tu in mare con la tua barca, unicamente con le onde che la sera prima ci accarezzavano e adesso m�appaiono così lontane, per questo motivo t�ho scritto quel messaggio bizzarro e insolito:�Quell�ultima dissennata, folle e imprudente notte volevo trascorrerla con te. Il solo pensiero di rivederti ha reso la mia giornata più allegra e tutto ciò che ho visto non aveva soltanto i colori della natura, ma tutti i dettagli e le sfumature che tu m�avevi demandato e propagandato conversando in mia presenza�.Tu hai accettato, hai approvato, hai assentito e ti sei uniformato. A dire il vero individuare e in seguito scegliere l�abito non &egrave stato per niente ...
    ... facile cercare d�essere bellissima ai tuoi occhi e a quelli del mondo che ci avrebbe guardato in modo curioso, impiccione e pettegolo; l�abito era nero, semplice, eppure talmente provocante e seducente da farmi sentire unica, con quei capelli lunghi sciolti sul viso e le rose nere che scendevano lungo il collo in un filo sottile. L�appuntamento era fissato sulla stessa piazza: io che t�aspettavo guardandomi intorno e tu in ritardo come di consueto, con il semplice pretesto di parcheggiare l�automobile.Con tutta franchezza e in completa spontaneità non abbiamo percorso né visitato per lungo tempo la città: il mare scuro ci attendeva, il molo con i suoi frangiflutti e le barche ancorate nonostante il mare sembrasse non voler cullare nessuno. Ci sono stati i nostri sguardi e poi di nuovo le nostre bocche si sono incontrate, giacché &egrave stato un bacio immobile, fatto d�ansimi appena accennati e di labbra indecise. Questa volta però io ho voluto di più, così le mie mani dolcemente hanno sciolto i tuoi bottoni e ho sentito la tua pelle calda sotto le mani, la tua bocca esplorava il mio corpo, lentamente tu m m�hai agguantato il seno riempiendolo di piccoli baci come se fosse vetro delicato, io ho sentito il tuo respiro diventare più forte. Io t�ho morsicato la schiena, poi lentamente più giù assaporando il tuo corpo affinché la mia pelle ne conservasse interamente il profumo. Il tuo alito era caldo, dolce, del ragazzino più giovane che in fondo tu sei, quel ragazzo che ansimava ...