1. Il venditore ambulante 2 -caffè macchiato- vi


    Data: 13/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    Il giorno dopo prima di raggiungere Alessandro mi infilai in doccia e profumai per bene. Era da un po’ che non lo vedevo, ero curioso di rincontrarlo. Una volta vestito presi il manuale di trigonometria alla mano e inizia a incamminarmi. Quando entrai a casa mi accolse scalzo, a petto nudo, jeans e completamente spettinato. -“Vieni, sono nella disperazione più totale”- invitandomi a entrare nella sua camera. –“Perdona il disordine ma sono davvero disperato!”- , -“Sta tranquillo, vedrai che ce la farai”- cercai di rassicurarlo. Ci sistemammo e concentrammo sui numeri. Alessandro emanava un gran profumo di maschio, probabilmente non aveva fatto la doccia, quel sapore di pelle cosi virile mi piaceva. Mentre stavamo sul libro, il mio occhio non poteva fare a meno di scrutare quel corpo, lo sguardo cadde più volte sul jeans stretto che teneva il pacco al coperto. –“Vedi? non riesco a capire questo passaggio”- disse indicandomi una formula –“Fammi vedere un po’”- mi accostai per vedere bene poggiando una mano sulla sua gamba. –“Ecco, la formula si applica sempre cosi”- e mentre spiegavo come funzionava, la mia mano stava accarezzando quella gamba grossa e possente. Salivo sempre più in alto e verso l’interno coscia, lui non presentava reazioni, mi lasciava fare, ma quando arrivai all’inguine mi guardò –“Forse meglio fare una pausa”-.
    
    Durante il break mi levai la canotta perché faceva un caldo terribile. Stavamo buttati a letto uno accanto all’altro senza grandi discorsi, il ...
    ... momento “caldo” tra noi si era spento per via dello spostamento dalla scrivania al letto e dalla perdita del contatto fisico. Ale accese il telefono e mostrò un video che un suo amico gli aveva inviato. Nelle riprese una ragazza ubriaca succhiava due cazzi sotto insulti maschili. La cosa mi eccitò parecchio, ma non tanto la biondina che faceva bene i pompini, ma i cazzi duri e vogliosi che la usavano come una puttana. Sarei voluto essere al suo posto. Non capii se quel gesto fosse un invito a succhiarlo o no. Buttai l’occhio sul suo pantalone notando che stava bello gonfio. Accostai il ginocchio a quella collina e lo strusciai sopra. Non reagì, continuò a vedere il filmato facendo finta di niente mentre continuavo ad accarezzarlo e tastarlo. Era davvero duro. Stavo per allungare la mano quando il video finì. –“Riprendiamo?”- . Con la bocca asciutta e facendo passare l’eccitazione dovetti assecondarlo –“Si dai”-. Un’altra ora passo in fretta, le varie formule ci stavano dando alla testa con quel caldo. I logaritmi in pieno agosto non sono il massimo, li sconsiglio vivamente. Dovevamo fare obbligatoriamente un’altra pausa. –“Caffè?”- domandò alzandosi –“Si, grazie”- e andammo in cucina. Alessandro era davvero bello, il suo sorriso disperato e i capelli spettinati lo rendevano ancora più attraente. Fu uno spettacolo vederlo di spalle mentre preparava la caffettiera. Il cazzo iniziò a bussarmi dentro il jeans, cercando di nascondere l’eccitazione domandai –“Come procede con la ...
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