1. Il venditore ambulante 2 -caffè macchiato- vi


    Data: 13/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... tipa?”- , -“Diciamo bene, a parte qualche inibizione sessuale tutto ok”- , -“Ah ecco perché non sei concentrato e rilassato”- dissi facendo scivolare un dito sulla sua schiena nuda, -“Dici che sia per questo?”- domandò voltandosi faccia a faccia –“Direi proprio di si…”- morsi un labbro. –“E come potrei rimediare?”- , -“Vediamo un po’ se posso aiutarti” mentre il ditino percorreva i suoi pettorali fino a scendere sui bottoni del jeans. Tirò indietro la testa poggiando le mani sul piano della cucina e chiuse gli occhi. Quando abbassai i pantaloni notai che il palo era duro, non stava dentro lo slip, la grande cappella spuntava dall’alto delle mutande. Percorsi l’asta con lunghi baci fino alla cima, tirai fuori la lingua e iniziai a leccarla. Un sussulto di piacere uscì dalle labbra del mio amico. Portai il suo slip alle caviglie e impugnai il suo cazzo. Era sempre un piacere tenerlo sveglio tra le mani. Lentamente iniziai a scappellarlo e segarlo con cura. Sollevai l’asta e leccai la parte inferiore a partire dal frenulo arrivando fino alle palle. Mi soffermai alla base ancora un po’ e con la punta della lingua scesi suoi testicoli che leccai con gran piacere. Era la prima volta e mi piaceva parecchio sentirli ciondolare sul viso. Ritornai a concentrarmi sulla cima che accolsi tra le labbra. –“Mmmh”- finalmente sentivo ancora quel gusto. La leccai avidamente, con più decisione questa volta, il sapore di maschio che emanava mi faceva impazzire. La ingoiai completamente ...
    ... facendola sparire e portandomi dietro tutto il resto del palo. Manovravo il cazzo con mano e bocca. Alessandro emetteva mugolii di piacere e la cappella iniziava a bagnarsi di liquido prespermatico. Allungai le mie mani verso le sue per tenerle strette, una volta agganciati iniziai a ingoiare tutto il turgido membro con ritmo veloce. Dentro e fuori la bocca, dentro e fuori. Tenendomi stretto per le mani -“Cazzo vengo”- esclamò in preda agli ansimi. Non mi fermai finché non lo sentii finire spruzzare. Volevo sentire ancora gli schizzi caldi contro le pareti della bocca. –“Non sapevo ti piacesse il caffè macchiato”- disse sorridendo. Non so come feci a trattenere la risata, mi passò un tovagliolo e sputai il suo nettare. –“Ora sei più rilassato?”- domandai –“Direi di si”-. Dopo aver bevuto il caffè tiepido riprendemmo a studiare fino a fine serata. Ci salutammo dandoci appuntamento al prossimo sabato per la festa di fine estate organizzata da un nostro compagno di squadra. Tornai a casa con il suo sapore e la lingua continuava a girovagare per la bocca alla ricerca di quel gusto. Quando entrai in camera accesi il pc, controllai posta e messenger. Una volta online beccai Hantaro. Questa volta fu lui a contattarmi per primo. –“Ei giovanotto come va?”- mi stava attendendo.
    
    -“Tutto bene, tu? Pronta la cena o devo raggiungerti a preparare qualcosa?”-
    
    -“Scemo. Stasera ho preso pizza e birra”-
    
    -“Ah però, vedo che ci teniamo in forma”- risposi con ironia
    
    -“Ogni tanto uno strappo ...