1. Una giornata in spiaggia


    Data: 05/11/2017, Categorie: Etero Autore: PorcelloSardo76, Fonte: Annunci69

    ... profumo avrà.
    
    Sono di nuovo sotto il suo giogo. Muove le braccia per rimanere a galla. Apre e chiude le gambe. Io la guardo e cerco di parlarle normalmente. Ma faccio fatica a guardarla in faccia. Il mio sguardo è sempre orientato sul petto e sul pube.
    
    Mi dice che esce... Io vorrei abbracciarla da dietro, farle sentire la mia erezione poggiandomi sulle sue natiche. Vorrei infilare una mano dentro il costume e con l'altra stringere i capezzoli e i seni. Mi riprendo dal sogno e mi calmo. Fingo una nuotata e dopo qualche minuto esco anche io. Lei mi sorride e mi chiede se voglio qualcosa da bere.
    
    Mi offre un bicchiere di coca cola. Lo bevo senza distogliere lo sguardo da lei. Mi sento attratto da lei. È una calamita per i miei sensi, i miei pensieri, quelli pudici e impudichi. Mi chiede se posso indicarle la strada per le spiagge di cui le ho parlato prima. Mi siedo accanto a lei e sento il suo profumo. È un misto di crema, acqua di mare e un profumo che non mi è nuovo. Le chiedo che profumo usa. E mi risponde che usa acqua di Parma. "il mio profumo" dico io. Mi chiede quale uso e le dico che uso la colonia intensa e ginepro di Sardegna. Scopro che regala al compagno acqua di Parma per usarlo poi lei.
    
    Io per fortuna sono rimasto con il telo avvolto in vita perché stando vicino a lei non faccio altro che pensare oscenamente a lei. La bramo con ogni parte del mio corpo. Sogno ad occhi aperti di poter toccare le sue carni. Di assaggiare il suo sapore. Di mordere i suoi ...
    ... seni. Di farla mia.
    
    Voglio osare. Voglio provare a sfidarla e a ristabilire un minimo di parità.
    
    Le chiedo se le va di fare una passeggiata fino al chiosco in pineta.
    
    Lei, afferrandomi il braccio e tirandosi su, mi dice che ho avuto un'ottima idea. Io cerco di darmi una calmata per evitare di mostrarle l'ennesima erezione. Ci incamminiamo verso la pineta fianco a fianco. Le sfioro più volte i fianchi con il dorso della mano. Lei non si allontana, sembra quasi dirmi di essere audace e di osare. Arrivati davanti ad un cespuglio dico che questo fresco in pineta ti stimola un riposo tra i cespugli. Lei mi dice "perché no?". Io mi sposto verso di lei, che indietreggia e finisce tra due cespugli. La voglio baciare. Dappertutto. Lei mi mette le mani sul petto come per allontanarmi ma non fa molta resistenza. Mi appoggio a lei. Voglio farle sentire la mia erezione. Le dico "è colpa tua". Lei mi stringe e io la bacio sul collo. Sento il sapore del mare sulla sua pelle. Le mie mani le accarezzano la schiena. In realtà vorrebbero sganciare il gancio del costume e liberare i seni che premono sul mio petto. La sento ansimare. Lei mi stringe. Mi graffia la schiena. Appoggio la mia bocca alla sua e mi morde il labbro, quasi volesse mangiarlo. Struscia il suo pube contro il mio. Io le afferro il seno destro, mi scosto un po' da lei. Vedo il suo torace gonfiarsi e sgonfiarsi a ritmo elevato. Intravedo i capezzoli eretti che vorrebbero bucare il costume. Ne stringo uno tra due dita e ...
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