1. Incontro


    Data: 13/11/2019, Categorie: Etero Autore: DDD, Fonte: EroticiRacconti

    ... col quale brindare. Ordinammo una bottiglia di vino rosso e brindammo a noi, alla nostra amicizia ritrovata. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo da quei suoi occhi azzurri che sembravano rapirmi e portarmi in una terra dove esistevamo solo noi due. Fu il cameriere, con le portate, a svegliarmi da quel sogno. Mi scossi per un momento mentre la sua sfumatura sfuggiva, forse per sempre, dai miei occhi. Il cibo era eccellente e la nostra complicità cresceva con il passare dei minuti. Non credo fosse proprio in lei quando mi disse, con un sorrisino malizioso che ancora non avevo mai visto disegnarle il volto, che era meglio se ci incamminavamo verso casa. Pagai e la presi sotto braccio. Barcollava leggermente, anche se sospetto che fosse tutto una scusa per potersi appoggiare a me. Salimmo in macchina e guidai verso casa, per le strade scure che dividono Padova dai colli euganei. "Fermati un attimo" mi disse indicando una piazzola scura, circondata dagli alberi, al lato della strada. Ubbidii "Sei stato molto carino con me sta sera". Mi stampò un bacio sulle labbra. Poi me ne diede un altro, più passionale. Le nostre lingue si conobbero in un caldo abbraccio. Si staccò da me dopo qualche secondo. Stampato aveva ancora quel sorriso malizioso. Iniziò a baciarmi il collo generandomi brividi di eccitazione che piano piano prendevano possesso del mio corpo. Poi scese ancora. Aprì la camicia e mi baciò il petto. Il mio cuore batteva, e più batteva più lei scendeva, finché non ...
    ... arrivò quasi a toccare i miei pantaloni. Alzò lo sguardo per un momento e ancora fui rapito dai suoi occhi. Piano, con una lentezza quasi estenuante prese ad aprirmi i pantaloni. Bottone dopo bottone pronta a liberarmi. Con un colpo secco mi libero dell'ultima "protezione" e si ritrovò faccia a faccia con ciò che cercava. Lo guardò per un attimo, saggiando con le dita la sua forma e durezza. era lì che si ergeva già dritto per lei, per l'eccitazione che mi aveva causato. Avvicinò le labbra e gli schioccò un primo bacio sulla punta. Poi un altro e un altro ancora. Con i suoi baci, uno dopo l'altro, scendeva verso la base. Mi guardò un'altra volta negli occhi, poi aprì la bocca e, continuando a guardarmi, iniziò a farlo scivolare dentro la sua bocca facendomi sfuggire un sospiro. Chiusi gli occhi concentrandomi sulla sua lingua che giocava col frenulo. Sentivo le sue labbra avvolgere il mio piacere e il calore che iniziava a salire. Ogni tanto aprivo gli occhi per sbirciare e ogni volta trovavo i suoi occhi pronti a penetrare i miei. Non so dire se fosse più stimolante la sua, lingua, i suoi occhi o forse era l'insieme delle due cose che mi portava a delle vette di piacere che raramente avevo toccato nella mia vita. Cercavo inutilmente di trattenermi per prolungare il suo piacere. Ma era come cercare di svuotare l'oceano con uno scolapasta. Alla fine, dovetti abbandonarmi al piacere. Ricordo di aver detto qualcosa per avvertirla, ma lei non si mosse continuando nel suo movimento per ...