1. Il mio eroe


    Data: 05/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Shadow1979, Fonte: Annunci69

    ... prima di rientrare a casa.
    
    Ci avviammo a piedi per il vicolo dove io iniziai a rimprovere mio marito per quanto aveva fatto nel locale rovinando la serata ma non facemmo 500 metri che all’altezza di un giardino pubblico sentimmo una voce dietro di noi che disse “qui non hai i buttafuori a salvarti” ci girammo di scatto e difronte a noi c’erano i due ceffi del locale. Non abbiamo fatto in tempo a dire una parola che ci hanno preso di peso e trascinato dietro ad un cespuglio del giardino.
    
    Mentre uno mi teneva con forza da dietro tappandomi la bocca l’altro aveva preso mio marito per il collo togliendogli fiato e voce e dicendogli che doveva vergornarsi per come si era permesso di trattare sua sorella, che non poteva pensare che solo perché è ricco può permettersi di fare quello che vuole e che adesso la pagava ed aggiunse “tu e quella troia di tua moglie”. Io mi sentii inerme, mio marito non era in grado di reagire e come sempre aveva fatto il gradasso difeso dai buttafuori ma adesso non riusciva a fare niente e dopo pochi istanti si prese una testata seguita da un potente pugno che lo misero ko ed una volta a terra ancora un paio di calci lo lasciarono stordito. A quel punto quello che mi teneva mi fece inginocchiare piegandomi il braccio e non togliendo la sua mano dalla mia bocca, tirandoni per i cappelli, mise la mia faccia davanti a quella di mio marito tramortito che continuava a sanguinare e gli disse “ora ce la scopiamo in due la tua vacca” e a quel punto ...
    ... sentii la mano dell’altro che mi strappò le mutandine.
    
    Io stavo per svenire ma sentendo dei passi in strada riuscii a mordere la mano che mi tappava la bocca e lanciare un urlo, era la mia ultima possibilità ed andò a buon fine.
    
    Spuntò dal cescpuglio un uomo che senza pensare un attimo si scagliò contro i due aggressori con ferocia, riuscendo a colpirli più volte prima che si dessero alla fuga non potendo reggere il confronto. Si assicurò delle nostre condizioni e chiamò i soccorsi che dopo dieci minuti erano da noi assieme alla polizia.
    
    Mio marito viste le sue pessime condizioni venne caricato in ambulanza d’urgenza mentre io fortunatamente non avevo conseguenze fisiche ma solamente una grande agitazione dovuta alla paura presa.
    
    Nel trambusto non seguii mio marito sull’ambulanza e la polizia trattenne me ed il ragazzo che ci aveva salvato per le denunce del caso prima di dirigersi anche loro in ospedale.
    
    Io ero ancora scossa ed il nostro salvatore si offrì di accompagnarmi all’ospedale da mio marito, io acettai, facemmo due passi e salimmo sulla sua macchina.
    
    Durante il tragitto scambiai due parole con lui, era molto gentile, si chiama Marco, 25 anni biondo occhi azzurri, appena trasferitosi in città per motivi lavorativi e mi disse che non dovevo continuare a ringraziarlo, che chiunque altro avrebbe dovuto aiutare delle persone in difficoltà anche se lui era aiutato dal fatto che da anni praticava arti marziali miste e non aveva paura di niente e nessuno ed ...
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