Sogno d'autunno
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: PatrizioSarti
Alla fine il sogno si realizzò: dopo una serie di incontri conoscitivi, che avevo organizzato ad arte di volta in volta per farle entrare in confidenza, Sara, Antonella, Flora, Annalaura e Carla accettarono di scopare tutte insieme con me, e farmi da Harem.
Non potrei descrivere altro di più stupefacente, ipnotico e sensuale che stare al centro dell’attenzione di cinque donne. Ci vollero mesi di lavorio e strategia per preparare la situazione. Le avevo scelte con cura tra le mie frequentazioni, tutte rigorosamente more, per una specie di mia fissazione, non che disdegni le bionde o le rosse, sia chiaro, ma per l’occasione la mia fantasia prevedeva questo particolare. Avevo poi chiesto ad ognuna di lasciarsi incolta la fica, per il gusto di vederle sudice di umori, e poterle ripulire con la lingua una ad una gustandole e imbrattandomi del loro odore. Amo annusare e leccare la fica, come un animale, e mi eccita terribilmente farlo con più donne.
Organizzammo da me per una domenica pomeriggio che non avrei più dimenticato. Sono un porco, e ne vado molto fiero. Sommando i dieci minuti accademici di ritardo che ebbe ciascuna, nel giro di un’oretta arrivarono tutte all'appuntamento.
E’ fantastico vedere la complicità che unisce le donne quando c’è da spartirsi un cazzo di comune accordo. Si presentarono tutte in tacchi, calze e lingerie fetish, come da copione. La mia camera da letto divenne in un attimo un tempio del piacere, e il letto un altare attorno al quale ...
... aleggiava un sublime odore di sesso e di femmina: ero in estasi.
Il cazzo mi esplodeva di desiderio: gonfio, duro, arrossato, voglioso. Sara, la moglie di un mio cliente, una quinta di seno ancora in periodo di lattazione, conoscendo la mia passione per il latte si avvicinò immediatamente per farsi poppare le tette.
Il sapore e l’odore del latte delle donne mi eccita e mi induce a sborrare: mi attaccai al capezzolo, mentre Antonella mi prendeva in bocca il cazzo e cominciava a lavorarlo di lingua, di labbra, di mano.
Flora, Annalaura e Carla si diedero ad accarezzarmi e leccarmi il corpo ovunque, come delle gatte, come se io fossi un oggetto, il loro oggetto, una sensazione che adoro. Poi, Carla mi distolse dolcemente dalle tette di Sara, avvicinandomi la sua fica folta, odorosa e bagnatissima alla bocca: presi a leccarla ossessivamente, ripulendo e ingoiando ogni stilla.
A quel punto scattai su, tremendamente eccitato. Flora mi leccava i piedi, avevo i brividi dappertutto.
Antonella proseguiva il suo bocchino magistrale, vellutato e avvolgente, con dei sapienti affondi in gola dopo i quali mi lasciava colare addosso la sua saliva osservandomi deliziata come un’adorabile troia.
Annalaura e Sara si masturbavano a vicenda. Presi Carla, le annusai e leccai la fica e il culo come un cane in calore. Lei si mise subito a pecorina dilatandosi le chiappe con le mani e i buchi con le dita. Le affondai il cazzo in culo senza esitare, slinguando le bocche delle altre che mi si ...