Memorie adolescenziali di un sesso-dipendente 3
Data: 23/08/2017,
Categorie:
Voyeur
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... irraggiungibile! Era come un meraviglioso sogno! Non parlammo affatto. Lei raccolse le sue cose e si ritirò. Sentii che entrava nel bagno vicino e il rumore della doccia quando passai accanto alla porta. Io... mi stesi sfinito sul letto. In camera mia. Ero trasognato e non riuscivo a tornare nella realtà. Cercavo di rivivere l'attimo della intensa e lunga penetrazione. Di ritrovare il suo odore di femmina. Successe ancora? Oh si...! Successe! Ancora e ancora! Sempre nell'atelier, sempre con lei che si eccitava danzando, che si offriva... tutta, senza darsi nessun limite. La frenesia della prima volta c'era ancora e tutta! Ma si voleva di più, ambedue. Lei adulta e esperta voleva insegnare a un ragazzo inesperto e io.... smaniavo per imparare da lei. Voleva essere presa in mille e mille modi! Ancora con lei con le mani alla sbarra! Dal davanti... spinta contro lo specchio, a terra in ginocchio, a terra sdraiata sulla schiena e le gambe che scalciavano nell'orgasmo! Una cosa non mi concesse mai... lasciarsi baciare in bocca. Poteva farmi tutto... diceva, succhiarmi e bermi, leccarmi il culo ma rifiutava i miei baci. Oh... quanto la leccavo! Le piaceva comunque essere presa appoggiata con le mani alla sbarra, mentre godeva si guardava allo specchio e spesso baciava la propria immagine riflessa. Venivo una prima volta, poi... mi inginocchiavo dietro di lei e mi mettevo a leccare... baciare! Leccavo fica e culo, bevevo i suoi cospicui umori e il mio sperma! Mi rialzavo... e ...
... premevo l'asta dura, ancora enormemente eccitata fra le sue natiche! Oh quanto lo voleva lì il mio cazzo! Quanto voleva prenderlo tutto nel suo culo! Urlava di prenderla senza nessuna attenzione, che voleva il mio cazzo enorme nelle viscere! Dentro a fondo... a spaccarla tutta! Già la volta successiva alla prima si fece inculare così. Incitandomi ad essere violento, addirittura bestiale! Mi chiamava porco, bestia... di non risparmiarla! Mi urlava di violentarla! Che voleva essere rotta! Sfasciata! Di farle sanguinare il buco del culo con i miei colpi selvaggi! Urlava che era una puttana. Che avrebbe preso mille cazzi nel culo e che ancora non le sarebbe bastato! E... si! A tutte queste esortazioni, io diventavo davvero un animale. E mi svuotavo nuovamente dentro di lei. E continuavo a incularla violento fino a quando non perdevo l'erezione. Oh... si! Se godevo! Se godevamo! Ma solo lì successe, solo nell'atelier, avvenimenti che comunque lei faceva succedere almeno una volta alla settimana. Per il resto mi era vietato parlarne, non dovevo neanche accennarne. Disponeva lei quando. Quanto la desideravo! Non riuscivo a saziarmi, avrei voluto prenderla ogni giorno, goderla nella sua stanza, nel suo letto. Ma questo non avvenne mai. Naturalmente osservavo i suoi movimenti e la vidi a volte, non rare, tornare a casa con donne, amiche? O più raramente con uomini, ritirarsi con loro in camera e uscire dopo alcune ore! Mi struggevo in quelle occasioni! Voglia e gelosia! Ero sicuro che ...