Un anniversario ricco di sorprese
Data: 18/11/2019,
Categorie:
Anale
Voyeur
Sesso di Gruppo
Autore: effedi, Fonte: xHamster
... grazie per avermi asciugato la bocca…. Dopo magari ricambio anche io, asciugandotela, che ne pensi?-Lei non rispose ma lui aveva già iniziato a palpeggiarla. Anche gli altri due si avvicinarono, e mentre lui le sollevava la maglina colorata uno dei due cominciò ad accarezzarle una coscia e a stuzzicarle l’orecchio sinistro con la lingua. Le mani dei tre la frugavano con decisione, ben presto capii dall’ansimare di lei che uno di loro aveva anche trovato il punto giusto. Il primo le aveva ormai sfilato la magliettina e le stava leccando i capezzoli che spuntavano dal reggiseno nero. Si scostò di poco da lei e si slacciò i pantaloni facendoli scivolare a terra: -Dai bellezza, facci vedere quanto sei brava…-Delicatamente ma con decisione le mise la mano dietro la nuca e la spinse verso il basso facendola accosciare davanti a lui. Lei si fece scappare un “OOOOH” di sorpresa davanti a quel grosso cazzo, prima di assaggiarlo con la lingua, per poi prenderlo in bocca con gusto e maestria. Guardavo con eccitazione la mano dell’uomo infilata nei capelli rossi di D. che le impartiva il ritmo del pompino, quasi senza accorgermene avevo il cazzo in mano e mi stavo masturbando. Nel frattempo anche gli altri due si erano calati i calzoni, e i loro cazzi erano a pochi centimetri dal viso di mia moglie. –Faccela provare anche a noi, la bocca di questa bella signora…-Lei non se lo fece dire due volte, e cominciò a pompare con gusto anche gli altri due cazzi che le si erano parati davanti. Il ...
... suono di un clacson mi fece sussultare, facendomi render conto che eravamo in piena vista della strada. Lo feci notare al tipo grosso che aveva preso l’iniziativa, il quale rise: - E che problema c’è?- poi però ci ripensò: -Va bene… Vieni bella, spostiamoci un po’ più in là.- La fece rialzare prendendola per il polso e si incamminò verso l’altro lato del piazzale, dove erano parcheggiati tre autorimorchi. Prima però si soffermò in mezzo al piazzale deserto e voltandosi verso di lei le sfilò la gonna viola, che era l’ultimo indumento che le rimaneva indosso, lasciandola con addosso solo gli stivali, le calze nere e il reggicalze. Il contrasto della sua pelle bianca nuda con l’intimo nero alla luce del grosso faro che illuminava il parcheggio sterrato era eccitantissimo. Si soffermò lì a palpeggiarla, infilandole una mano tra le gambe, lei reclinò la testa, segno che le dita dell’uomo le stavano frugando dentro la fica. Indugiò in mezzo al piazzale per un po’, e io capii a cosa mirava: stava aspettando che passasse qualche auto, prima di portarla dietro ai camion. Infatti passò un auto, che rallentò vistosamente. Ebbi paura che si fermasse e che la cosa potesse diventare pericolosa, ma a quel punto lui rise e la portò finalmente in mezzo a due dei camion parcheggiati, seguito dai suoi due amici e da me. Uno dei aprì la cabina del primo camion e ne tirò fuori un materassino e una coperta, mettendoli a terra. Fecero inginocchiare D. sul materassino, e lì ricominciò il rituale del ...