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La bestia
Data: 18/11/2019, Categorie: Etero Autore: Spettro82
La vista mi tornò quasi di colpo, i rottami dell'elicottero erano sparsi intorno a me nascosti dalla folta vegetazione. Il paracadute aveva evitato il peggio, ma a giudicare dai lamenti che arrivavano da boscaglia Il mio amico Riccardo non era stato così fortunato. Doveva essere un viaggio di piacere per raggiungere velocemente la sua villa in Toscana invece avevamo sfiorato la tragedia è solo le capacità di pilota e paracadutista di Riccardo ci avevano salvato la vita. Eravamo precipitati in una zona imprecisata, dalla vegetazione fittissima e la prima cosa che avevo notato mentre il crepuscolo iniziava ad avvolgermi era stato un silenzio soprannaturale rotto solo dai rumori degli animali. L'abitino leggero che che indossavo era lacerato in più punti lasciando scoperte le mie gambe lunghe ed abbronzate su cui si intravedevano parecchie escoriazioni. Raccolsi i capelli in una coda usando un elastico blu che tenevo al polso, il blu era il mio colore preferito, un po perché si intonava con i miei occhi verdi ed un po perché è un colore che dona moltissimo alle bionde. Seguii i lamenti quasi per dieci minuti, poi vidi la muscolosa sagoma dell' uomo sdraiata con la schiena contro un tronco. Dalla gamba usciva un pezzo d'osso spezzato di netto, guardai quella ferita scomposta con raccapriccio capendone subito la gravità anche se la mia formazione da antropologa non mi consentiva di capire quanto grave fosse la situazione. "Stai fermo tesoro, verranno a ...
... prenderci prima che faccia notte ne sono certa!" In realtà la prima cosa che avevo fatto era cercare di telefonare ma il cellulare non aveva campo, il che mi fece capire che eravamo davvero lontani da qualunque cosa è che i soccorsi non sarebbero arrivati certamente nel giro di poche ore. Il primo ululato fece scorrere lungo la mia schiena un brivido che mi fece trasalire. "Lupi!" Riccardo lo disse come se la sua mente avesse già elaborato il significato della cosa, non eravamo ad uno zoo o comodamente sdraiati sul divano a vedere un documentario, quel pericolo era tangibile e mortale. Istintivamente mi girai per correre verso la carcassa dell'elicottero ma dal l'oscurità emersero dozzine di occhi luminosi, gialli e malvagi. Poi li vidi, ci avevano accerchiati e si muovevano verso di noi lentamente con la calma di un predatore esperto che sa di trovarsi davanti ad una preda che non ha scampo. Pisciai, senza riuscire a muovere le gambe per la paura sentii la carezza calda del l'urina scivolarmi giù fino alle ginocchia dopo avermi inzuppato il perizoma che indossavo. Sentii le urla dell'uomo, mi girai e vidi lo spettacolo straziante di quattro grossi animali che si stavano disputando la sua carne mentre era ancora vivo, la mia condizione di preda indifesa mi fece cadere nella più totale disperazione, finii in ginocchio e cercai di trascinarmi con le mani e le ginocchia lontano da quello spettacolo raccapricciante, ma al contempo eccitante per la sua ...