1. La bestia


    Data: 18/11/2019, Categorie: Etero Autore: Spettro82

    ... selvaggia potenza.
    
    A sbarrarmi la strada vi era un lupo grosso quasi il doppio degli altri, i denti sfoderati ed il pelo dritto, probabilmente il capo branco a giudicare dalle sue dimensioni.
    
    Il mio cervello elaborò mille idee nello spazio di pochi istanti, senza che le mie gambe avessero il coraggio di trasformarle in realtà.
    
    Poi quasi per follia quando mi fu addosso mi rotolai a terra esponendo la gola nella speranza che come avevo letto nel linguaggio dei lupi quel gesto di sottomissione da parte di una femmina sortisse qualche effetto, o se non altro rendesse tutto più veloce.
    
    Mi sentii i suoi occhi gialli sulla pelle per istanti che sembrarono durare ore, poi mentre tremavo come una foglia sentii il suo muso esplorarmi tra le cosce.
    
    Non osai fare nulla, solo aprii le gambe per facilitargli la cosa e mostrarmi docile ed arrendevole.
    
    La sua lingua sulla pelle mi fece trasalire, una leccata e poi un altro all'interno delle mie cosce provocarono una reazione incredibile che non avevo mai pensato di immaginare.
    
    La bestia mi era sopra e avidamente continuava a leccarmi tra le cosce mentre sopra di me potevo vedere il suo pelo folto e gli artigli appoggiati all'erba su cui ero adagiata.
    
    La situazione diventava ad ogni istante sempre più surreale e perversa, poi capii che stavo per fare una cosa inconcepibile per avere salva la vita... spinsi in alto le natiche e mi offrii di diventare la sua femmina.
    
    Mi risvegliai con la schiena in fiamme per il ...
    ... bruciore che i graffi delle sue unghie mi avevano lasciato, ero nuda, su di un letto d'altri tempi illuminato solo dalla fioca luce di fioche candele.
    
    Il mio ospite mi fissava con occhi che non erano di certo quelli di un uomo, ma quelli di una belva fiera e selvaggia.
    
    Mi aveva montata davanti al branco ed ora nel suo letto mi fissava nella sua forma umana, fatta di splendidi muscoli scolpiti e di un fisico imponente ricoperto da una leggera peluria che ne tradiva la virile umanità mescolata alla sua natura bestiale.
    
    Non sapevo se ero prigioniera oppure ospite, non ci furono parole tra di noi mentre la sua figura lentamente si avvicinava a me, lasciando cadere l'asciugamano di spugna che ne nascondeva il sesso.
    
    Mi sentii intimamente bagnata, ero stata la sua cagna ed ora voleva fare di me la sua donna, il pene nodoso e imponente calamitò il mio sguardo come se fossi legata ad una invisibile catena.
    
    Docilmente iniziai a leccarlo partendo dai coglioni, poi come se il mio corpo non avesse peso mi sentii sollevare.
    
    Dopodiché fu la sua bocca a cercare il mio sesso, che era già caldissimo e bagnato, mi scosciai mentre la sua lingua si faceva strada nel mio corpo senza che io potessi capire da quale osceno baratro della mia mente venisse quell'eccitazione.
    
    Sentivo profumi indescrivibili attanagliarmi la mente, odore di maschio e di lupo che mi entravano dentro trasformandomi nella più lussuriosa delle puttane.
    
    Ero pazza di quell'uomo che mi aveva salvata ed ero ...