-
La Signora Cristina
Data: 19/11/2019, Categorie: Masturbazione Autore: superhard, Fonte: EroticiRacconti
Come eravamo in accordo con la Sig.ra Cristina, la cliente della sartoria di mia madre, la chiamai per sapere se potevo andare a vedere a casa sua la partita della nazionale. Quando venne in sartoria e si fece prendere le nuove misure mi aveva fatto capire che un ragazzo di 17 anni le piaceva eccome. La sua prorompente femminilità con quel smisurato seno con poppe di 6a misura avevano scatenato e gonfiato sotto le mutande il mio cannone senza poter far nulla. Naturalmente per paura che arrivasse mia madre. Mi ero quindi spinto fino a chiederle di poter vedere la partita dalla Sig.ra Cristina, con la scusa che mia madre vedeva lo sceneggiato. Quando la chiamai la mia eccitazione era al massimo. Ripensavo ai suoi riccioli neri che le cadevano sul suo seno esplosivo, e alle folate di profumo che emetteva ad ogni suo movimento. Si in sartoria avevo provato forti emozioni a prenderle le misure sui seni, sul culo, e suoi fianchi. E lei si era divertita a sedurmi, indugiando e porgendo il suo corpo a casuale struscio sulla mia patta. Leggera e di classe come una vera signora. Lei al telefono mi incalzò dicendomi di andare a casa sua anche prima della partita. Non me lo feci ripetere. Suonai al citofono di casa sua. La sua porta di casa era in cima alla prima rampa di una ventina di scalini. Lei Aprì il portone.. e me la trovai in cima alla scala con una mise da casa molto elegante e al tempo stesso sexy per una donna comunque carnosa di 55 anni. I suoi capelli neri, pelle ...
... bianchissima, labbra color fiamma, tacchi alti di vernice rosa fumetto da camera con lo stesso ponpon di piuma rosa. Il suo corpo era fasciato da una corta sottoveste di seta rosa con pizzi sulla profonda scollatura e sui contorni della sottoveste stessa e sulle spalle una vestaglia sempre di seta rosa lunga fino ai piedi completamente aperta. Una collana lunga di 4 fili che finivano in mezzo ai enormi seni i polsi anchessi cintati da 2 bracciali multifili di perle e più ancora anelli d'oro a tutte le dita ...in modo che potessi vedere tutto lo splendore del suo corpo e farmi eccitare ancora di più mentre salivo le scale. Questa era meravigliosa visione qui dal basso prima di salire. Salii le scale di corsa e la spinsi di dietro la porta per richiudere rapidamente la porta perchè nessuno dei condomini o qualcuno potesse vedere il turbamento che avevo disegnato sul volto, in quel momento. Lei frenò immediatamente il mio evidente ardire. E mi sentenziò con le seguenti parole:" vai di là in camera mia a vedre la partita che è già iniziata...io guardo lo sceneggiato come fa tua madre a casa, di qua in salotto". Mentre indugiavo nel guardarla mentre ondeggiava verso il salotto, la sbirciai mentre sulla sua poltrona singola di pelle coloniale, si sedette e accavallò le gambe e stetti un attimo attonito a vedere il suo stacco di gambe. Io la vedevo nello specchio riflessa già essendo alle sue spalle. Lei sentì il mio respiro sorpreso e mi incalzò: " ...vai in camera mia... che la partita ...