1. La decisione di George - 5° parte


    Data: 19/11/2019, Categorie: Cuckold Etero Incesti Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard

    ... per impersonare una domestica provocante. Lo scollo del vestito era talmente pronunciato da essere ridicolo e la gonna era gonfia, a balze ma talmente corta da risultare praticamente inutile. I lunghi capelli erano raccolti in una cuffietta bianca, il tutto arricchito da laccetti e ricami della più pregevole seta in circolazione. Le calzava a pennello ed era perfetto per la parte più.... importante del suo lavoro. E, in ogni caso, era il volere di Aaron.Si aggiustò un�ultima volta la frangia corvina e cominciò con le sue faccende.Aaron tornava dal jogging mattutino. Aveva fatto i suoi dieci chilometri quotidiani ed era completamente fradicio, dalla testa ai piedi. La maglietta grigia che indossava, intrisa di caldo sudore, fasciava il suo torace statuario. Arrivò al cancello della villa ed entrò camminando per riprender fiato, bevendo ad intervalli regolari dalla sua borraccia. Gli piaceva correre al mattino, l�aria più fresca lo svegliava, lo riempiva di carica e lo faceva sentire tonico e prestante. Ogni muscolo del suo bel corpo gli rispondeva alla perfezione, dandogli un senso di benessere fisico totale. Entrò in casa e si scalzò le scarpe, accogliendo il refrigerio che il marmo del pavimento gli dette sulle piante dei piedi. Si diresse verso la cucina per mangiare qualcosa, l�esercizio fisico gli metteva sempre una gran fame. Oltrepassata la grande sala e il luminoso corridoio che dava sul giardino, cominciò a sentire una familiare voce che canticchiava. Sorrise. ...
    ... Sulla porta della cucina la vide. Gli dava le spalle, stava pulendo il tavolo con movimenti concentrici del braccio ed era leggermente china in avanti. Visione davvero piacevole per gli occhi voluttuosi del caparbio diciannovenne. La donna canticchiava una popolare canzonetta e non si accorse della sua presenza finché non le fu addosso.�Buongiorno!� l�abbracciò da dietro, strusciandole il pacco sul culo.�Aaron...� fu la languida risposta. Le mani del ragazzo le palparono i seni sodi e abbassarono la lampo del corpetto quanto bastò per farli ballonzolare fuori. La baciava sul collo, gli piaceva il suo odore, profumava sempre di pulito. Una mano gli scese sotto la gonna, padrona del corpo che toccava, finché le sue dita incontrarono del fastidioso tessuto.�Non voglio che porti le mutandine, lo sai...� le disse mordicchiandole un orecchio �...devi essere pronta quando ti voglio...� continuava a strusciarsi a lei e sentiva il cazzo gonfiarsi pian piano.�mmmmm... ma Aaron, tesoro... in giardino ci sono Derek e Miguel... potrebbero vedermi... è così umiliante....� il giovane fece scivolare le dita sulla figa già umida.�E� vero... e allora?� le disse con quel tono dolcemente arrogante che, ormai l�aveva capito, annientava la sua già infima forza di volontà. Lei cominciò a mordersi il labbro e, arrendevole come sempre, concedette:�Aaaaahhh... Hai ragione Aaron, mi dispiace... mmmm... non lo faccio più...� sorrise il biondo.�Hehehe! Ben detto zietta! Ora giù a novanta, da brava!!� e la ...
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