1. La decisione di George - 5° parte


    Data: 19/11/2019, Categorie: Cuckold Etero Incesti Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard

    ... spinse con decisione con la faccia sul tavolo. In quella posizione le balze della gonna stavano alte in modo che i suoi buchi fossero perfettamente accessibili. Il ragazzo allungò una mano e, da un cassetto vicino, prese un coltello. Le tagliò le mutandine cosicché, anche volendo, non sarebbe stata in grado di coprirsi, almeno per il resto della giornata. Le grandi labbra della donna cominciavano a colare, impazienti. Aaron si abbassò gli shorts e i boxer lasciandoli cadere ai piedi e, facendo un passo in avanti, guidò l�uccello, semi rigido, in quella fregna di sua proprietà. Lei gemette, come sempre, mentre lui godeva dell�accogliente pertugio con cui ormai si sollazzava a piacimento e che aveva plasmato sulla forma del suo bastone.Le sue mani erano ben salde sui fianchi di lei e la sua virilità raggiungeva pian piano il picco, impalandola, impietoso, nel bel mezzo di quella cucina pulita in maniera quasi maniacale.Nessuna parola trai due. Solo i gemiti di una vacca felice, ormai beatamente assuefatta a quel trattamento.Le palle del padrone sbattevano gaie ad ogni affondo sulle zone erogene della zia e lui continuò a pompare per diversi minuti con un sorrisetto soddisfatto sul volto. Poteva esserci miglior modo di cominciare la giornata? La sensazione di potere che lo accarezzava dalla testa ai piedi era inebriante, c�era forse qualcosa o qualcuno che non potesse avere? La natura gli aveva regalato un aspetto irresistibile al gentil sesso (e non solo), una mente fina, ...
    ... adatta a dominare i più deboli e quello sfigato di suo zio aveva provveduto a fornirgli il mare di soldi necessario ad aiutarlo dove il suo bel visetto e la sua astuzia non fossero sufficienti. Si poteva chiedere di più dalla vita?Cullato da tali lieti pensieri, le venne dentro con un liberatorio: �aaaaahhhhhh!!!�Non appena sentì il suo vigore scemare, sfilò l�uccello dalla sua umida fodera e il suo vischioso piacere cominciò a colarle fuori, giù per le cosce, fino a bagnare le autoreggenti. La donna non si era mossa, era venuta copiosamente, il sorriso ebete, perso nel vuoto ne era la prova. Aaron rise e le dette una sonora sberla sul sedere.�Hey! Te la prendi un po� troppo comoda, zietta!� lei sobbalzò e si voltò a guardarlo per capire a cosa si riferisse. Lui le sorrideva con le mani ai fianchi. Intuitone lo scontento, la vide muoversi quasi subito, gli cadde in ginocchio davanti e cominciò a leccargli l�uccello per lavarglielo. Rise mentre lei tentò di giustificarsi.�Scusami Aaron, tesoro! E� che tu mi fai godere così tanto che mi dimentico...� il ragazzo sorrise.�...i tuoi doveri?� concluse per lei spingendola verso di sé.�Si...� gli rispose con le labbra impegnate.�Tranquilla zia, ci sono io a ricordarteli, hehehe!!� La sua mano possente cominciò a muoversi �Leccami tutto!� le disse e osservò con piacere il suo bel viso, sempre perfetto strusciare, adesso, contro il suo corpo sporco, sudato, animalesco. I peli, l�asta, le palle, le cosce, tutto era disgustosamente intriso ...
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