1. Veronica


    Data: 20/11/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Dominazione / BDSM Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    Veronica stava tornando a casa dal lavoro e notò che finalmente quell�uomo non c�era. Provò una piacevole sensazione sollievo: l�uomo, sulla cinquantina, brizzolato e non molto attraente, con il soprabito sudicio, la seguiva da circa una settimana da quando usciva dall�ufficio fino a casa. A volte ci si fermava davanti per un bel po�, guardando le finestre. Veronica, spaventata, aveva pensato di chiamare la polizia, ma l�uomo la seguiva a distanza e non le aveva mai fatto niente di male.Comunque quella sera era sollevata nel non vederlo, raggiunse il suo palazzo ed entrò nell�androne canticchiando, prese l�ascensore e quando aprì le portine, lo vide.Era appoggiato al muro a fianco alla sua porta di casa, con le braccia incrociate, vestito al solito modo sciatto. La guardò con i suoi profondi occhi scuri e disse: �Buona sera�.Lei rispose titubante: �Buona sera�. Notò che aveva la barba lunga di almeno tre giorni, che insieme ai capelli spettinati gli dava un�aria trasandata e sporca.La ragazza non si mosse e l�uomo disse: �Non entri in casa?�.�Si, adesso cerco le chiavi�, rispose spaventata Veronica. Voleva prendere tempo, ma alla fine dovette trovarle nella borsa e sia avvicinò alla porta lentamente, i tacchi bassi degli stivali neri che le arrivavano al ginocchio rimbombavano nella tromba delle scale. L�uomo continuava a guardarla. Si sentiva un odore di sudore provenire da lui. Veronica infilò la chiave nella toppa e la girò, facendo scattare la serratura. Quando la porta ...
    ... si aprì, l�uomo le disse: �Entro anche io�.�Non penso sia il caso�, le disse lei, secca.�Devo parlarti di una cosa. Se non te la dico perderesti il lavoro�, tirando fuori dalla tasca interna del soprabito un tesserino dell�azienda dove lavorava lei.Veronica lavorava come account manager di un�azienda, era un lavoro che le piaceva e le faceva guadagnare abbastanza. Non voleva perderlo.�E cosa saprebbe, lei?�, chiese.�Fammi entrare e te lo dico, non starò qua sul pianerottolo a lungo�, dal tono sembrava una minaccia.�Cosa vuoi che succeda. Meglio sentire cosa ha da dire�, si disse Veronica.�Va bene, entri pure, ma faccia in fretta che sono stanca�.Quando furono entrati Veronica posò la borsa e si volto verso l�uomo, che chiuse la porta alle sue spalle: �Bene, cosa ha da dire?�.�Prima delle informazioni, si paga�, disse l�uomo aprendosi il soprabito.�Cosa vuole?�, chiese un po� spaventata Veronica.L�uomo non rispose, ma si sbottonò i pantaloni, mettendo in mostra il suo cazzo a riposo. Era già molto grosso così.Veronica lo guardò per qualche istante, poi disse: �Lo rimetta a posto, per favore�, ma il suo sguardo continuava a cadere in mezzo alle sue gambe.�Hai bisogno di quelle informazioni�, disse l�uomo avvicinandosi. Il suo cazzo iniziava ad indurirsi lentamente.La mente di Veronica sapeva che avrebbe dovuto chiedere aiuto, ma fra le sue gambe si stava inumidendo.�Mi dica prima qualcosa, se no chiamo la polizia�, disse Veronica con gli occhi fissi sul suo cazzo ormai quasi ...
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