1. E colsero il frutto ...


    Data: 21/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis

    -Quindi tu sei convinto di essere gay, ma in realtà non hai mai fatto sesso gay.
    
    -Non ho mai detto di esserlo! – sibilò l’altro in risposta, guardandosi attorno con circospezione – Ho detto che sono bisessuale!
    
    Mai avuto una discussione con qualcuno che vorrebbe dire qualcosa ma non ha il coraggio di farlo? E che quando viene messo con le spalle al muro nega negando di negare?
    
    -Ok, sei bisex. E allora? Non riesco a capire il problema, se un problema c’è …
    
    Franco e Roberto, amici dalle elementari, compagni di merende, di avventure e di seghe adolescenziali. Si erano raccontati tutto quello che, tra maschi,ci si può raccontare per amicizia, debolezza, disperazione e spacconeria, confessandosi perfino la perdita della verginità avvenuta durante la gita scolastica di quell’ultimo anno di liceo dopo anni di millantate scopate a destra e a manca con fantomatiche MILF, straniere e compagne di scuola della classi più avanti.
    
    Franco era il più posato dei due, meno incline all’esibizionismo, abbastanza riflessivo da non confessare mai le sue fantasie e tantomeno le tendenze. In gita c’erano andati con altre tre classi e l’incontro con una ragazza della quinta E, più casuale che combinato, gli aveva dimostrato, con suo grande sollievo, che certamente gradiva enormemente la compagnia femminile, catapultandolo in quell’Olimpo della bisessualità per lui così ambito.
    
    Roberto, gran chiacchierone e ballonaro, era più incline a farsi cacciare nei guai dalla sua linguaccia ...
    ... tanto che uno zio di Franco lo aveva battezzato “Provolino” in memoria di un personaggio della TV in bianco e nero. In gita aveva puntato disperatamente (ed altrettanto inutilmente) almeno una mezza dozzina di ragazze, tra quelle della sua e delle altre classi finendo col farsi … sedurre, o, piuttosto, inconsapevolmente violentare, da una dei genitori accompagnatori, la procace madre di un tombeur della quinta A, degno figlio di tanta madre.
    
    Nella preadolescenza avevano sperimentato e realizzato ogni possibile fantasia e perversione relativa alla masturbazione, più come forma di socializzazione in realtà. Ma col tempo avevano ridotto la cerchia eterogenea dei loro amici restando soli frequentatori di sì esclusivo circolo.
    
    Franco conosceva fin troppo bene Roberto: in quel periodo era stato proprio Roberto a fare la prima “proposta oscena”, presentandolo come una specie di salto di qualità:
    
    -Facciamo finta, a turno, che uno è la femmina e l’altro il maschio. Non facciamo i ricchioni, però! – si era affrettato a premettere – Non ce lo infiliamo proprio dentro: lo infiliamo tra le gambe e facciamo finta di “fare” …
    
    Franco ricordava ancora con nostalgia il sospiro di delusione di quel giorno. Seppure più cauto, era comunque più maturo dell’amico, pertanto aveva cominciato ad essere consapevole della sua sessualità: bramava il contatto fisico, pelle su pelle, non importava con chi, uomo o donna! Desiderava con la passione, di cui solo un adolescente in piena tempesta ...
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